Libreria delle donne di Milano

da Metro - 3 marzo 2009

LA RICETTA ANTICRISI: PIÙ DONNE NEI CDA

Giù il Pil, giù le Borse. Ennesima giornata nera ieri per l'economia, stretta fra i dati del Pil italiano, crollato ai livelli negativi del 1975, e i mercati finanziari mondiali, che hanno bruciato 200 miliardi di euro, a partire da Piazza Affari che ha segnato un -5,67%. A colorare di rosa questo panorama a tinte fosche uno studio francese pubblicato da Financial Times: vanno meglio in Borsa le compagnie dove la maggioranza dei dirigenti è donna. Qualche esempio: le azioni Hermès, che ha il 55% di dirigenti donne, nel 2008 sono salite del 16,8%, mentre Alcatel, che ha solo l'8,6% di donne manager, ha perso il 69,3%. La ragione? Le donne sono meno spericolate e più strategiche. E che i bilanci delle aziende siano migliori, anche del 10%, quando a guidarle sono le donne, è emerso anche in una ricerca europea McKinsey. Peccato che in Italia sottovalutiamo questi profitti potenziali: se nel 2008 le donne presenti nei cda di società presenti a Piazza Affari sono salite del 16% e sono il 5,4% del totale, siamo lontani dai traguardi di altri Paesi europei: in Norvegia sono il 33%, in Germania l'11%, in Francia l'8%. Tanto che qualcuno propone le quote rosa, almeno due donne, nei cda.