Libreria delle donne di Milano

21 maggio 2011

Via Padova è meglio di Milano 2011
di Silvia Marastoni

CSi terrà il 21 e 22 maggio, quest'anno, la festa "Via Padova è meglio di Milano" promossa dal Comitato Vivere in Zona 2, di cui fanno parte 76 diverse realtà (associazioni, scuole, circoli, parrocchie, gruppi musicali e teatrali...). Il nome dell'iniziativa l'ha suggerito un bambino, dopo una visita guidata nel quartiere organizzata dal laboratorio "Città d'arte". Quando gli chiesero che idea si era fatto di questa via, ci pensò un po' su e poi rispose proprio così: "Via Padova è meglio di Milano". La prima edizione, l'anno scorso, è stata un grande successo: due giorni di laboratori, incontri, mostre, concerti (e molto altro) a cui hanno partecipato, con gli abitanti della zona, anche tantissimi milanesi che vivono altrove. Attratti, certo, anche da proposte allettanti come il concerto gratuito, nel Parco Trotter, di Malika Ayane (che in Via Padova ha vissuto a lungo). Ma spinti soprattutto dal desiderio di conoscere meglio il quartiere più multietnico e multiculturale di Milano e i suoi abitanti; di immergersi nei suoi tanti suoni, colori, odori, sapori, nelle sue molte lingue, nella rete di relazioni e di scambi che lo attraversa e compone.
"È la festa di chi in via Padova ci vive e si impegna per promuovere la convivenza" ha detto alla conferenza stampa di presentazione Daniela Airoldi Bianchi, del Comitato organizzatore, ma anche un'occasione di incontro, convivialità e divertimento per l'intera città. Un'esperienza che vuol essere di apertura e accoglienza, perché "qui" spiega "è in corso un vero e proprio laboratorio […] che può diventare un modello per tutta Milano". Un laboratorio sociale, culturale, politico che scommette sulle relazioni e sull'invenzione di pratiche di convivenza possibile, per trasformare il quartiere; per renderlo un luogo abitabile con agio e piacere, e per superare i non pochi problemi che lo affliggono: la non facile costruzione di una comunità in cui possano coesistere innumerevoli differenze; il degrado di molti dei suoi edifici e cortili (come le vecchie case popolari e di ringhiera abitate in passato, per primi, dagli immigrati italiani e dai milanesi più poveri); i conflitti che lo attraversano, le situazioni in cui il problema della sicurezza è sentito e evidente. Ma "grazie alla festa" dice il suo coordinatore, Carlo Bonaconsa, "Milano ha scoperto che Via Padova" è anche altro: "un luogo ricco di risorse paesaggistiche, culturali, umane", a cominciare dal suo "centro simbolico" di ieri e di oggi, il Parco Trotter, con le sue scuole, da sempre "speciali" (dove si incontrano e lavorano insieme generazioni di bambini, genitori, insegnanti), e con i suoi giardini, molto frequentati da chi vive in zona (e pure da me, che per molti anni ho abitato lì a fianco, e anche oggi non sto molto lontana). Un luogo in cui si è sviluppata un'economia multietnica imprenditiva e vivace che conosco bene, frequentando spesso i suoi molti negozi di cibo e di spezie, dove capita facilmente di attaccare discorso con gestori e clienti, di scambiarsi ricette e racconti di vita.
È un quartiere, "Via Padova", in cui "opportunità e difficoltà, luci e ombre" si intrecciano. La festa di sabato e domenica prossima offre molte opportunità per conoscerlo meglio, grazie a un programma ricchissimo di iniziative - ben 107. Sono state organizzate con pochi soldi, 10.000 euro, - altro aspetto significativo, nell'epoca dei "grandi eventi" e del dispendio dissennato di risorse anche per iniziative di nessun valore -, ma potendo contare sulla grande ricchezza rappresentata dall'impegno e dalla passione delle persone coinvolte (500 volontarie/i). E scorrendo il programma, colpiscono il "taglio" e il significato simbolico di molte "proposte", che si fondano sul mettersi in gioco in prima persona e sull'incontro con l'altro/a; sulla riscoperta della storia del quartiere, della memoria e della cultura dei suoi vecchi e nuovi abitanti; sull'espressione artistica e sulla ricerca della bellezza: quella che già c'è, e quella che chi vive qui vuole contribuire a creare.

Per maggiori info e per il programma completo: http://www.meglioviapadova.org