Libreria delle donne di Milano

Care amiche e cari amici, il 30 ottobre 2009 ho chiuso la collaborazione settimanale con il
manifesto
, iniziata nel 2006, per il comportamento maschilista e scorretto del giornale.
Pat Carra

14 marzo ’09: il manifesto pubblica a pag. 12 il primo gatto-comunista, nato da un mio pensiero decostruttivo sul comunismo, pensiero di una donna femminista e umorista.
8 settembre ‘09: il manifesto pubblica in prima pagina, in grande formato, un gattocomunista
firmato da Vauro, che cita gatto Silvestro e Che Guevara, mangia il canarino e se ne fa un baffo delgattocom. originario.
9 settembre ’09: il manifesto ammette a pag. 10 l’origine del felino comunista, ma sminuisce
l’importanza della maternità e calpesta la relazione con una collaboratrice, per difendere la
relazione con un collaboratore che ritiene più noto. Se ne fa un altro baffo, esaltando l’autonomia che contraddistingue quel collaboratore.
3 ottobre ’09: di baffo in baffo e senza farmi un miao, il manifesto lancia il merchandising di
magliette con il gatto rapito, le vende alla manifestazione sulla libertà di stampa e festeggia la
libertà di mercato. Interrompo la rubrica, chiedo una riflessione politica, apro una trattativa.
30 ottobre ’09: il giornale è tutto un baffo. Dopo un mese di stupite risposte, orecchi da mercante e musi lunghi, il manifesto mi offre quello che facevo prima, e dichiara che non intende avviare nessuna riparazione e nessun rilancio della mia presenza.

DIFENDI IL PENSIERO E IL LAVORO DELLE DONNE!


...la storia continua su Via Dogana (ed. Libreria delle donne, n. 91- dicembre 2009)