25 Novembre 2007
Corriere della Sera

«Il separatismo non ha più senso»

Giovanna Cavalli

ROMA – Ritorna il femminismo duro anni ‘ 70, quello delle «streghe» che facevano tremare? «Questa era una manifestazione modernissima. Io c’ ero. Niente è più attuale della violenza sulle donne», spiega Ritanna Armeni che su La7 conduce «Otto e mezzo» con Giuliano Ferrara. Ancora buoni certi slogan? «Certo funzionava quello che ci ha portate in corteo. Ossia che la violenza contro le donne esiste, aumenta, ed è dentro la famiglia, tra le mura di casa». Giusto cacciare i ministri Melandri e Turco e contestare la Pollastrini? «Non mi è piaciuto per niente. La politicizzazione eccessiva del corteo, intendo. Ce l’ avevano contro il pacchetto sicurezza, che contesto anch’ io. Però non stavamo lì per quello». Buttare fuori Prestigiacomo e Carfagna perché di destra? «Grande errore. C’ erano le rom con i bambini, poi loro con un passo un po’ da indossatrici. Bella una manifestazione dove siamo tutte insieme, ho pensato. E invece sono partite le contestazioni. Peccato. Per i collettivi femministi avere lì donne del centrodestra era una vittoria politica». Gli uomini dovevano restarsene a casa? «Il separatismo aveva senso 30 anni fa, quando le donne stavano prendendo coscienza di sé e il processo non andava contaminato. Oggi è bene che i maschi siano tra noi e di fronte alla proprie responsabilità. Non può che aiutarli a riflettere».

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