20 Settembre 2023
Una Città

Il due originario – Intervista a Olivia Guaraldo

di Barbara Bertoncin e Gianni Saporetti
La grandezza del femminismo, di dare dignità alla parola donna non più solo come qualcosa di accessorio all’uomo o al maschile, oggi rimossa, nel nome di un nuovo neutro; le parole sostituite: “donna” con “persona con utero” e “maternità” con “gestazione”; mentre si invoca un “rispetto della natura” in nome dell’ambiente si professa una “rivoluzione della natura” per l’essere umano; la rimozione del limite di ciò che è dato. >

22 Maggio 2008
Osservatore Romano

Intervento di Lucetta Scaraffia

In questi giorni la legge 194, che regola l’interruzione di gravidanza in Italia, compie trent’anni, fra polemiche che ricordano, per molti versi, quelle che hanno preceduto e seguito la sua approvazione. >

22 Maggio 2008
L'Osservatore romano

Commento di Luisa Muraro al testo di Lucetta Scaraffia

Luisa Muraro

La prima parte è molto sommaria, ma, considerato lo spazio limitato, la trovo accettabile. È innegabile che la legislazione statuale rispecchia la storicità della condizione umana, secondo la storicità che caratterizza lo Stato stesso. Questo vale anche per la Chiesa cattolica, ovviamente, ma con alcune notevoli differenze, in primis che la Chiesa non ha (più) un potere temporale per cui la sua condanna dell’aborto non equivale a mettere in prigione la persona colpevole. Lo Stato, non avendo l’istituto della “misericordia verso coloro che si pentono”, deve decidere la sua condotta legiferando in un modo o nell’altro. Nel confronto, bisognava tener conto di questo aspetto. >

22 Maggio 2008
L' Osservatore Romano

Intervento di Lucetta Scaraffia

Lucetta Scaraffia

In questi giorni la legge 194, che regola l’interruzione di gravidanza in Italia, compie trent’anni, fra polemiche che ricordano, per molti versi, quelle che hanno preceduto e seguito la sua approvazione. Con questa legge, l’Italia si è allineata agli altri paesi occidentali che, a cominciare dalla Gran Bretagna nel 1967 (Stati Uniti nel 1970, Germania 1974, Francia 1975) avevano legalizzato l’interruzione di gravidanza entro i primi 90 giorni. >

25 Aprile 2008

Nel nome della madre – un dialogo pubblico

DONNE IN  NERO

In trent’anni con molte donne abbiamo dato vita a una politica differente, spesso chiamata femminismo. Lo abbiamo fatto per guadagnare un’esistenza sensata, per non essere costrette ad omologarci a un modello maschile. Trovare corrispondenza tra parole e vita è ancora la ricerca di oggi.
La cronaca quotidiana ci mette di fronte a episodi di violenza, che oltre ad essere violazioni dello stato di diritto, sono attacchi, in vario modo, all’autodeterminazione delle donne; è così che vanno intesi: le ripetute aggressioni omicide, il vergognoso blitz all’ospedale di Napoli e anche il costituirsi – a Pesaro – del comitato scolastico di docenti per la moratoria dell’aborto. >

21 Marzo 2008
Quotidiano di Catanzaro

Depenalizzare l’aborto

di Franca Fortunato
Il suicidio del ginecologo genovese, Ermanno Rossi, indagato per aver procurato aborti fuori dalla struttura pubblica, e le indagini dei carabinieri nei confronti delle donne che hanno abortito in violazione della 194, ripropongono, a distanza di quarant’anni, la questione della depenalizzazione dell’aborto. >