5 Febbraio 2008
il Manifesto

Contraddizioni in seno ai teodem

Era solo pochi mesi fa, quando il coro transatlantico teodem predicava che la civiltà di un popolo si misura dal rapporto con le donne: si trattava di combattere l’Islam fingendosi femministissimi paladini delle donne velate. Non ci avevamo creduto, e a buon vedere. >

2 Febbraio 2008

Dead women walking

Il 19 dicembre sulla prima pagina del Foglio Giuliano Ferrara scriveva a favore di una moratoria internazionale sull’aborto >

28 Gennaio 2008
Repubblica

La moratoria sull’aborto ultima violenza alle donne

“Moratoria” non può significare che divieto. Per noi, sarebbe un tornare a prima del 1975, quando la donna che abortiva lo faceva illegalmente, e dunque clandestinamente, rischiando severe sanzioni. >

27 Gennaio 2008
il Manfesto

E in Spagna cattolici all’offensiva contro l’aborto

Il dibattito irrompe in campagna elettorale. E le femministe tornano in piazza: «Via i rosari dalle nostre ovaie»
Zapatero cauto Per il premier il tema non va trattato in campagna elettorale: «Dobbiamo cercare il consenso, poi ne parleremo»
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25 Gennaio 2008
City

Ho praticato 5mila aborti tutti drammi inevitabili

Davide Casati
Mentre la Lombardia riduce a 22 settimane e 3 giorni il limite per l’aborto terapeutico, il primario di Ginecologia del San Carlo di Milano parla dei 5mila aborti praticati. “Ogni volta è un peso. Ineludibile”. >

17 Gennaio 2008
L'Unità

L’insostenibile leggerezza di Ferrara

Paola Gaiotti de Biase
È con fastidio che si interviene nel dibattito aperto da quest’ultima provocazione di Ferrara, che riesce a dimostrare insieme il suo cinismo e la troppa disponibilità della stampa italiana a prendere sul serio strumentalizzazione e protagonismi che non servono a nessuno e si muovono con spregiudicatezza e insieme superficialità su terreni che meriterebbero ben altro spessore. >

15 Gennaio 2008
il Manifesto

Lettera aperta a Formigoni

Caro Presidente Formigoni, abbiamo seguito con attenzione tutto il recente dibattito sulla 194 e come donne ancora una volta abbiamo dovuto prendere atto che si parla di noi, si parla per noi, ma non si parla con noi e, soprattutto, nessuno pensa importante ascoltarci. >