Claudio Vedovati (Maschile Plurale) e Sara Gandini (Libreria delle donne di Milano)
A noi – un uomo e una donna figli del femminismo – interessa volgere lo sguardo verso la violenza maschile, perché vogliamo capire la radice di questa violenza, quella fisica, psicologica e simbolica. Sappiamo però che ha senso farlo solo tenendo ben salda la relazione con il sapere delle donne, con le pratiche dei centri anti violenza, e con le figure di autorità che troviamo in questi luoghi. Il sapere di queste donne viene prima di ogni altro sapere e disciplina. Questo è l’imprescindibile, perché sappiamo che il loro sguardo ci aiuta a mostrare le contraddizioni che fanno andare avanti.
Approfondimenti
Ripartire dalla ferita del Mose
di Tiziana Plebani
L’esperienza quotidiana e l’arte del vivere ci insegnano che non si superano un dolore, una ferita, un trauma se non attraverso un processo di rielaborazione e consapevolezza che, se affrontato pienamente, conduce a un di più: di sapere, di attenzione, di energia.
Noi, come scienziate e scienziati, mediche e medici, non possiamo tacere mentre questo crimine contro l’umanità continua
Ho conosciuto di persona, 20 anni fa, la fatica che vivono i palestinesi nel vivere sulla loro terra, nei territori occupati, a Gaza, a Gerusalemme. Ero andata con Ragazzi Salaam dell’Olivo a sistemare una scuola e a conoscere quel popolo lontano. Non era ancora iniziata la seconda intifada, eppure già allora era durissima.
La violenza sessista non danneggia gli uomini, anzi!
di Laura Colombo
Non perdiamo il punto politico emerso nell’incontro dell’11 luglio 2014 alla Libreria delle donne La violenza, fuori e dentro di noi. Lì era in questione se Maschile Plurale ha l’autorità di parlare contro la violenza maschile, uno dei membri avendo ricevuto l’accusa di violenza psicologica da parte della ex compagna.
Un altro mondo, maschile, è possibile. «Perché il reale non è indifferente al desiderio»
La cosa che più mi stupisce di alcuni uomini intelligenti, con cui ho fatto politica per anni, è che non arrivino al punto politico. Si perdono.
Caro Danilo la storia di lunga durata è andata a ramengo
La tua obiezione Danilo è molto importante e
Un racconto coinvolto
di Marco Deriu
In questo intervento vorrei provare a raccontare un percorso di impegno personale e associativo a partire da una vicenda di maltrattamenti psicologici che ha coinvolto una persona di Maschile Plurale.
Scuola, se l’insegnante non può più studiare
Da 13 anni sono onorato di lavorare in uno dei quartieri a più alta incidenza ‘ndranghetista della Calabria. Tutte le mattine percorro, a spese mie, 140 chilometri per andare e tornare dalla sede di servizio. Insegno Lettere in una scuola media statale di un rione che presenta i livelli di dispersione scolastica tra i più alti in Europa. Insieme ad altri colleghi e colleghe, ogni giorno andiamo a prendere i ragazzi a casa, li seguiamo nella vita, dedichiamo tanto tempo ad ascoltare e condividere i drammi delle famiglie da cui provengono. Da sempre contrastiamo a voce alta la subcultura mafiosa.