23 Aprile 2011

Comuni della Locride, un esempio di civiltà

Silvia Marastoni

«Siamo italiani. Ci sentiamo europei ma nello stesso tempo siamo consapevoli dei nostri legami indissolubili con tutti i popoli del Mediterraneo. Il razzismo non fa parte della nostra civiltà, che ha visto nei secoli un continuo e proficuo scambio con i popoli che si affacciano su questo nostro mare. >

21 Aprile 2011

Incontri ravvicinati in terra di confine

Anna Di Salvo Catania

Ho incontrato due volte uomini e donne di paesi arabi e del nord Africa ai cancelli antistanti il “Villaggio degli Aranci” di Mineo perché volevo addentrarmi nella maniera più diretta nella questione degli sbarchi massicci avvenuti in Sicilia. >

12 Marzo 2011
L'Attacco

Noi e la scuola pubblica

Antonietta Lelario (Circolo La Merlettaia)
Sabato 12 marzo alle ore 17,00 nella zona pedonale a Foggia c’è un sit-in in difesa della Costituzione e della Scuola pubblica
Si è chiesto a livello nazionale come a livello locale che si rispetti la modalità proposta dalle donne per la mobilitazione del 13 febbraio: niente simboli di partito, né bandiere. >

1 Febbraio 2011

Desiderio maschile e libertà delle donne

di Orazio Leggiero

Accade qualche volta di essere contenti e finanche di esultare quando si sbaglia una previsione. E’ accaduto a me la mattina del 13 febbraio, a Bari, quando mi sono trovato di fronte al serpentone composito e variopinto della manifestazione >

26 Gennaio 2011
l'Unità

Da uomo a uomo, passaparola contro la violenza sulle donne

Mariagrazia Gerina

Giovani padri, insegnanti che vorrebbero creare un gruppo di autocoscienza maschile, uomini che hanno bisogno di raccontarsi altrimenti. Da quando è salito sul palco del 13 febbraio per dare voce all’altra metà del cielo è stato un felice continuo di messaggi, confessioni, coming out. Lui li interpreta come una voglia di cambiamento che sta attraversa l’universo maschile italiano, certo più variegato di come lo vorrebbe l’inventore del bunga bunga.

>

15 Gennaio 2011
il manifesto

Svuotiamo la Gelmini “dal di dentro”

Maria Rosaria Marella

E’Condivido i contenuti e i toni dell’intervento di Azzariti, Burgio, Lucarelli e Mastropaolo pubblicato sul manifesto del 5 gennaio, a partire dal fatto che hanno scelto di rivolgersi soprattutto a chi, il corpo docente, è stato largamente assente dalle mobilitazioni dei mesi scorsi, ma nell’università pubblica ha responsabilità didattiche, scientifiche e di gestione e dunque può, come gli autori auspicano, mettere in scacco la legge Gelmini, ad esempio facendo ricorso alla giustizia amministrativa in difesa della libertà di ricerca e insegnamento e presidiando i processi di elaborazione degli statuti d’ateneo. >