di Liliana Rampello | Virginia Woolf. Quando la scrittrice inglese si confrontò con le prose brevi. Da oggi in libreria «Oggetti solidi». Un’anticipazione di parte dell’introduzione al volume. Dal 1906 al 1941, seguono la pubblicazione inglese curata da Susan Dick. Ora per Racconti edizioni >
Letture
Riletture: Virginia Woolf, Le Tre Ghinee. DEAR FELLOW OUTSIDER
di Sara De SimoneContributo di Sara De Simone, dottoranda della Normale di Pisa, al ciclo “Riletture”, 11 ottobre 2016, ideato da Alessandra Bocchetti per la Casa Int. delle donne di Roma. «Se dovessi fare un posto a questo capolavoro … >
Quando il management è donna
Il libro di Luisa Pogliana, Esplorare i confini. Pratiche di donne che cambiano le aziende >
Tra new age e follia omicida
di Alex Clark, The Guardian | Emma Cline, Le ragazze, Einaudi, 344 pagine, 18 euro >
“Elizabeth Jane Howard, la scrittrice che consiglio a tutti”
di Hilary Mantel | Gli splendidi e sottovalutati romanzi di Elizabeth Jane Howard sono stati sempre messi in ombra dalla sua turbolenta vita privata. Ma il vero motivo per cui sono sottovalutati è che sono considerati libri “sulle donne, scritti da una donna”? >
Campiello a Simona Vinci e all’amore femminile sullo sfondo dell’orrore
di Lara Ricci
La giuria popolare del Premio Campiello ha trasformato in realtà lo slogan contenuto nel nome di Simona Vinci, che si è aggiudicata ieri sera il riconoscimento letterario conquistando 79 voti su 280 validi. Una cinquina, questa della 54esima edizione, connotata da un forte impegno civile e, per 4 dei 5 romanzi, da uno stretto legame con fatti storici del secolo passato. >
“Sguardi stranieri sulla nostra città”. Recensione
di Laura Colombo
Alla fine del 2015 è uscito un libro agile che ha un titolo significativo, Sguardi stranieri sulla nostra città (Battei, Parma 2015). Curato da Marco Deriu, sociologo all’Università di Parma, è un viaggio nella geografia interiore di patimenti, speranze, delusioni e conquiste di chi migra da paesi lontani e approda a Parma, un’agiata cittadina del Centro-Nord.
“La Siria era la mia àncora di salvezza”
«La mia vita è sempre stata con me, i ricordi della mia vita mi hanno sempre accompagnata, ma ho deciso di raccontarla adesso perché sentivo la necessità di fare un omaggio a Damasco e a tutta la Siria, ormai in buona parte distrutta. Il mio racconto è un omaggio ai cittadini siriani, anche ai rifugiati, per ricordargli la bellezza del loro Paese in un momento così difficile». >