di Mauro Magatti
L’attentato di Mosca da parte dell’Isis ha impresso un’ulteriore scossa al già precario stato delle relazioni internazionali. >
Dalla stampa
Incontro di civiltà. Ecco perché il femminismo fa bene all’Islam
di Widad Tamimi
Oggi ricorre la Giornata delle donne musulmane istituita nel 2017 per restituire loro voce nella battaglia per i diritti. A partire da una corretta interpretazione delle norme religiose. >
Ue, così l’Europa di pace è diventata di guerra: nel documento Michel il cambio di paradigma
di Pasquale Pugliese
“Si mettano le maiuscole a parole vuote di significato, e, per poco che le circostanze spingano in questa direzione, gli uomini verseranno fiumi di sangue, accumuleranno rovine su rovine, ripetendo queste parole, senza poter mai ottenere effettivamente qualche cosa che a queste parole corrisponda >
In carcere i mandanti, un grande giorno per Marielle Franco
di Claudia Fanti
A 6 anni e 10 giorni dall’omicidio della consigliera comunale di Rio de Janeiro Marielle Franco e del suo autista Anderson Gomes (avvenuto il 14 marzo 2018), si sono aperte finalmente, domenica, le porte del carcere per i mandanti del crimine >
Londra bandisce i bloccanti della pubertà: «Decisione storica»
di Francesco Ognibene
Dopo due anni di studi il governo inglese mette al bando i farmaci per fermare lo sviluppo dei minori con problemi di identità. A fine mese la chiusura del centro nazionale. Le domande per l’Italia >
Se il genocidio è un rumore di fondo
di Naomi Klein
È una tradizione degli Oscar: un discorso politico squarcia il velo della mondanità e dell’autocelebrazione. Ne scaturiscono reazioni contrastanti. >
La pace è donna
di Filippo La Porta
[…] «Il coraggio di alzare bandiera bianca». Le parole del papa ci costringono a una riflessione che va oltre la resistenza ucraina, rispetto alla quale continuo ad avere alcuni dubbi (Putin interpreterebbe qualsiasi cessate il fuoco come conferma che solo l’uso della violenza paga). In che senso? >
Hanan Ashrawi: «I palestinesi vogliono unità nazionale ma la priorità ora è fermare il massacro»
di Michele Giorgio
Storica portavoce palestinese, esponente di punta della società civile nei Territori occupati e docente universitaria, Hanan Ashrawi non ha smesso un giorno nei passati cinque mesi di invocare la fine dell’offensiva israeliana a Gaza e la realizzazione dei diritti del suo popolo negati da Israele e dai suoi alleati. >