di Annarosa Buttarelli
Il tempo è arrivato. Si potrebbe iniziare in questo modo per invitare a una presa di coscienza della inarrestabile presenza di donne sui diversi scenari della crisi globale. >
Dalla stampa
In 80.000 a Berlino per gridare insieme Donna, vita, libertà
di Sebastiano Canetta
«Woman, Life, Freedom». Sono oltre 80 mila a scandirlo, in inglese e in farsi, tra la Colonna della Vittoria e la Porta di Brandeburgo: il doppio di quanti ne erano attesi, dieci volte l’imprudente stima della polizia federale. >
Chi ha paura della libertà delle donne?
di Franca Fortunato
“Chi ha paura della libertà delle donne? Sciogliere i nodi della violenza maschile” è il titolo del convegno on line delle Città Vicine del febbraio scorso i cui atti sono stati pubblicati nel numero speciale di questo mese della rivista della Mag di Verona “Autogestione e politica prima”. >
La lezione di Anna Politkovskaja: chiamare le cose con il loro nome
di Vera Politkovskaja
Sono passati sedici anni dall’omicidio di mia madre, la giornalista Anna Politkovskaja. >
Liceale uccisa per un inno. Paura per l’atleta senza velo
di Farian Sabahi
Nella Repubblica islamica dell’Iran alle donne è vietato cantare in pubblico >
Papa Francesco: “In nome di Dio, fermate la guerra”
di Papa Francesco
Anticipiamo un brano del libro che Papa Francesco pubblica alla soglia del decimo anno di pontificato. >
«Teocrazia e patriarcato si alimentano a vicenda»
di Paola Cavallari
Minoo Mirshahvalad è ricercatrice presso la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII. Si occupa di diritto sciita, immigrazione e rapporti di genere in Italia e in Iran. >
L’angoscia del papa per l’Ucraina: basta «schemi di guerra»
di Luca Kocci
All’indomani dell’Angelus di domenica a san Pietro con il quale papa Francesco si è rivolto a Putin («fermi, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte»), a Zelensky («sia aperto a serie proposte di pace») e alla comunità internazionale (faccia il possibile «per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation»), dalla Santa sede, attraverso un editoriale del direttore del dicastero per la comunicazione Andrea Tornielli (il “ministro della comunicazione” del Vaticano), arriva una sorta di interpretazione autentica delle parole del pontefice. >