di Nicola Miretti
Dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, ho cominciato a curiosare nel diario di Carla Lonzi, Taci, anzi parla. Cercavo, nelle pagine di questa donna che ha iniziato il femminismo italiano scrivendo un libro formidabile – Sputiamo su Hegel – un riferimento al massacro del Circeo, il più tremendo dei femminicidi del suo tempo >
Dalla stampa
Labodif, una relazione duale che produce mondo
di Chiara Severgnini e Valentina Santarpia >
Il sogno eternizzato nella chiave del ritorno
di Roberta De Monticelli
Una famiglia di profughi, a Betlemme, a Natale. Forse vi ricorda qualcosa. Ma qui tutto è più feroce e irrazionale che ai tempi di Erode e dei Romani quando, secondo il vangelo di Matteo, Giuseppe «levatosi, prese il bambino e sua madre e di notte partì per l’Egitto», per sfuggire alla strage degli innocenti. >
Non cercate il Natale dove c’è guerra, odio e violenza
di Franca Fortunato
Quando nasce una bambina o un bambino è la vita che viene al mondo grazie al Sì di una donna, come la ragazzina di nome Maria che secoli fa in Palestina, a Nazareth, acconsentì alla venuta del bambino divino che nacque povero in una stalla, al freddo e al gelo, riscaldato da un bue e da un asinello, visitato dai pastori, accorsi a adorarlo, e dai Re Magi, venuti da lontano per portare oro incenso e mirra >
Belgio. «Adozioni forzate, trentamila neonati sottratti alle madri». Le scuse dei vescovi
di Antonella Mariani
Lo scandalo già emerso nel 2015 si arricchisce delle testimonianze delle donne, raccolte in un podcast d’inchiesta. Le giovani incinte non sposate venivano accolte in case religiose >
In Ucraina torna il gelo e resta la guerra, ma in molti rientrano
di Federica Iezzi
All’arrivo nella piccola stazione di Przemyśl, lungo il confine tra Polonia e Ucraina, ci aspetta un tè bollente. >
Susana Mohamad, ministra dell’Ambiente e attivista. È suo il discorso più applaudito a Dubai
di Lorenzo Tecleme
Capita alle Cop che paesi piccoli e medi, normalmente ignorati dalle cronache internazionali, si ritaglino un ruolo da inaspettati protagonisti. >
800 anni dopo San Francesco, a Gaza lo stesso presepe di poveri cristi
di Ascanio Celestini
Francesco è figlio di un ricco mercante. Combatte la battaglia di Collestrada nel 1202 contro i nobili di Assisi, poi lascia tutte le ricchezze, gira scalzo, non tocca più il denaro. Sceglie la povertà. Dice che se possiedi qualcosa sei costretto a difenderla e diventi violento. >