di Raffaella Chiodo Karpinsky
Le donne lasciano un segno sulle guerre di Putin. Le madri dei soldati guidate da Valentina Melnikova hanno saputo mettere in crisi il potere sovietico e poi russo nelle sue diverse stagioni politiche e storiche. >
Punto di vista
Luoghi fisici e spazi digitali: una mappa per capire come evolve la galassia femminista
di Paola Centomo
Osservatori, think thank, progetti partecipativi e non solo… Ecco i luoghi più interessanti da conoscere sul tema del femminismo oggi: sono reali e virtuali, istituzionali oppure di frontiera, storici o nati da poco >
Senz’acqua né privacy, le donne di Gaza resistono. Ma per quanto tempo?
di Farah Barqawi
Ero un’adolescente quando vivevo a Gaza vent’anni fa. Ricordo che un giorno avevo un ciclo pesante. Ero alla fermata dell’autobus al valico di Rafah, che aveva sedili di plastica bianca. Ho traboccato e ho macchiato il sedile. Una donna anziana mi ha chiamato e mi ha indicato il sangue. >
Importanti figure della società civile israeliana contro l’incitamento al genocidio dei palestinesi
di Alice Facchini
C’è chi parla di radere al suolo la striscia di Gaza. Chi chiede di non avere nessuna pietà “per i crudeli”. Chi invoca l’uso della bomba nucleare. >
Iran, il 2023 della rivolta delle donne. Almeno 18 sono state giustiziate da inizio anno
di Micol Maccario
«Nessuno può prevedere come inizia una rivoluzione. Né può sapere quando un’ingiustizia farà in modo che la furia di un popolo superi la sua paura» >
Cominciamo a parlarne insieme
di Umberto Varischio
Questo incontro di VD3, il cui tema era stato pensato dopo l’estate, è venuto a cadere in un momento denso di avvenimenti correlati con gli argomenti proposti alla discussione… >
Botta e risposta tra Mulè e Cecilia Guerra che lo chiama signora presidente
La deputata del Partito democratico Cecilia Guerra, durante la discussione sulla manovra alla Camera, si rivolge al presidente di turno, Giorgio Mulè di Forza Italia, chiamandolo “Signora presidente” >
Sentinelle sociali contro la violenza sulle donne. Uomini, ora tocca a voi
di Paola Centomo
Spinta dal coraggio e dall’esempio di Gino Cecchettin, nei cortei del 25 novembre c’è stata per la prima volta un’alta partecipazione maschile. Un episodio che va oltre l’onda dell’emozione e segna il primo, timido passo di un cambiamento. Ce lo spiegano alcuni di loro, impegnati a vario titolo a operare un salto di qualità. Convinti che, «anche se si è persone perbene, si fa parte di un genere che la violenza la esercita» >