di Laura Filios
«Bisogna dare spazio alle migliaia di persone che stanno inventando, creando, proponendo e che sono speranza. In quanto sindaca, io mi chiedo, sempre, ogni giorno, non solo come gestire al meglio le risorse pubbliche, ma anche come dare potere a questa cittadinanza che ha tante buone idee e voglia di fare.
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Punto di vista
Manifesto delle donne per la chiesa
«D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna. Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio» (1Cor 11, 11-12) >
Una donna simbolo delle proteste contro il regime del Sudan
di Raffaele Masto
Una donna sudanese sta diventando il simbolo delle proteste contro il presidente Omar al-Bashir. La popolazione che da settimane scende in piazza l’ha già soprannominata Kandaka, che significa “regina nubiana”. È stata immortalata in un video pubblicato su Twitter, che finora ha ottenuto centinaia di migliaia di visualizzazioni, mentre intona canti tradizionali che invocano il cambiamento nel suo Paese. >
Io presidente del Paese di plastica, il secondo più grande del mondo
«Come la devo chiamare, Presidente o Eccellenza?». Quando si intervista un capo di Stato c’è sempre un po’ di apprensione. Maria Cristina Finucci, presidente del Garbage Patch State (la Nazione dei rifiuti ndr), sorride sulle sottigliezze diplomatiche del protocollo. >
Capita anche questo
Si chiama «sindrome Italia» colpisce moltissime donne che a casa hanno
lasciato tutto, anche i figli >
Cambia il clima. Cambia la politica?
Invito alla Redazione allargata di Via Dogana 3 >
Meglio tardi che mai
Presentata ieri nella sede della Fnsi, la prima «Indagine sulle molestie sessuali nel mondo dei media» con dati che fanno riflettere sullo stato di salute delle relazioni tra i sessi nell’ambito del giornalismo italiano >
Chi sono le femministe contro il Congresso delle famiglie di Verona
di Annalisa Camilli
«Sono diventata femminista quando ho cominciato a frequentare le lezioni della filosofa femminista Adriana Cavarero all’università di Verona: sono entrata nell’aula e mi sono accorta che la professoressa si rivolgeva alla classe con il femminile plurale, diceva “tutte” invece di “tutti” e ogni volta che usava il plurale femminile si alzava un brusio. >