Gianfranco Capitta
Da più di vent’anni Pina Bausch, una dei pochi artisti che davvero hanno reinventato nella seconda metà del novecento la scena mondiale, va disegnando del mondo un proprio personale «atlante». >
Gianfranco Capitta
Da più di vent’anni Pina Bausch, una dei pochi artisti che davvero hanno reinventato nella seconda metà del novecento la scena mondiale, va disegnando del mondo un proprio personale «atlante». >
Donata Glori
Una bella domenica delle palme quella di domenica 16 marzo.
Tanta gente, ragazzi, famiglie per lo più, che passeggiava; qualcuno, dopo essere stato a Messa nella propria parrocchia, aveva in mano un piccolo ramo di ulivo, segno di pace, di attenzione, da riporre a casa in un vasetto oppure scambiare negli incontri. >
Patrizia Dogliani
Gerta Pohorylle, in arte più conosciuta come Gerda Taro, giovane donna, fotografa antifascista, morta in Spagna, sul fronte di Brunete, a soli 27 anni, il 25 luglio 1937. Ma soprattutto, per i più, la compagna, la moglie, l’amante di Robert Capa. >
“Il lavoro di Francesca Guffanti ha la forza vitale di una pratica artistica che è parte della sua vita. Ho colto questa forza nella sua ricerca pittorica attraverso una serie di opere che appartengono a cicli diversissimi tra loro, come … >
“The Moving Images of Tracey Moffatt” di Catherine Summerhayes (352 pagine, 716 illustrazioni, euro 62), appena pubblicata da Charta e presentata a New York, è la prima monografia che esplora in profondità l’opera filmica dell’artista australiana (con radici aborigene), … >
Fiorella Minervino
Una rosa candida che ingentilisce la capigliatura a riccioli e suggerisce il nome (Rosalba), il volto dall’incarnato chiaro, i grandi occhi che guardano diritti l’osservatore, la bocca serrata, una fossetta nel mento, l’abbigliamento con giubbone da artista, la mano che punta il pennello sopra un dipinto raffigurante un’altra giovane donna: è il primo dei numerosi autoritratti che Rosalba Carriera dipinse a pastello, in questo caso su commissione del principe Ferdinando de’ Medici. >
Susanna Legrenzi
La nonna che corre in moto con il boyfriend, il rito del bagno turco, l’incontro tra madri e figlie. Negli Stati Uniti il binomio arte e femminismo va in mostra da New York a Los Angeles. Obiettivo: sovvertire le regole di un gioco che relega sotto il 5 per cento la presenza delle donne nei musei. >
Stefano Chiodi
«Proteggimi da ciò che voglio». Ecco una massima veramente adeguata all’epoca dell’impero pubblicitario e del godimento obbligato. Lampeggiante da un grande billboard elettronico su Times Square a New York, mimetizzata tra miriadi di altri messaggi, l’aveva scritta vent’anni fa con lungimiranza profetica Jenny Holzer, l’artista che con più rigore ha esplorato negli ultimi trent’anni gli usi e le perversioni del linguaggio nel mondo contemporaneo. >