4 Settembre 2013
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Montepaschi e Yahoo in crisi? Ecco perchè due manager donne

di Corinna De Cesare

Ha rotto il soffitto di cristallo, ossia la barriera che ostacola le donne a fare carriera per mancanza di pari opportunità. Ora c’è la scogliera. Antonella Mansi, 39 anni, è stata chiamata alla guida di una delle più importanti fondazioni bancarie, quella del Monte dei Paschi di Siena. Non le spetta un compito facile: deve ripianare 350 milioni di debito vendendo parte di quel 33,4% dell’istituto senese colpito dallo scandalo dei derivati. Ma oltre ai problemi finanziari di cui dovrà farsi carico, c’è anche quello del glass cliff. Nel 2004 un gruppo di ricercatori dell’Universitá di Exter, Inghilterra, coordinati da i professori Michelle Ryan e Alex Haslam, ha coniato questo termine per definire una sindrome secondo cui le donne hanno più possibilità di ricoprire posizioni di leadership, se sono ad alto rischio di impopolarità e fallimento. «Ci vuole una donna» è insomma la formula adottata per progetti particolarmente spinosi e usata in molti casi, dicono i malpensanti, per spostare l’attenzione sulla novità “di genere”.

Forbes ha citato il glass cliff per Carly Fiorina (Hewlett-Packard) e più di recente per Marissa Mayer, chiamata un anno fa alla guida di Yahoo! per risollevare le sorti di quello che un tempo veniva considerato il principale motore di ricerca online.

«Il rischio del glass cliff dipende dalla storia aziendale» ha spiegato a tal proposito l’Harvard Business Review: se la società ha una tradizione di leader femminili, è più probabile che i manager e gli amministratore delegati donna siano scelti per progetti con una realistica possibilità di successo. Al contrario, si palesa la scogliera.

Mansi (nella foto con Emma Marcegaglia) è la prima donna a guidare Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ma ha alle spalle un’esperienza che è partita dall’azienda di famiglia ed è arrivata fino alla vicepresidenza di Confindustria. Il New York Times, dopo l’arrivo di Jill Abramson, prima donna alla direzione in 160 anni di storia del quotidiano americano, è tornato in attivo.

Da una scogliera che è stata scalata, si gode di un panorama ancora più emozionante

(La ventisettesima ora- 4 settembre 2013)

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