4 Aprile 2019

Un passo in alto


Ecco un invito interessante. Come ho scritto nel Sottosopra “Cambio di civiltà”, penso che il lavoro abbia bisogno di femminismo per far interagire la ribellione alle sopraffazioni e l’ambizione di ripensare lavoro ed economia in chiave post-patriarcale. E dunque è importante dare ascolto ai segnali che aprono la strada in questa direzione. (Giordana Masotto)


DONNESENZAGUSCIO con la partecipazione di AIDP Lombardia invita all’incontro


Un passo in alto

Più donne nei vertici aziendali: cambiare la cultura e la natura del potere


Milano, 8 maggio 2019, ore 17.00-19.30 puntuali

c/o Palazzo del Lavoro, Gi Group, piazza IV Novembre 5


Un’ondata di forza, in questi tempi difficili, viene dalle donne di tante parti del mondo, anche nel mondo del lavoro. Il movimento MeToo, un esempio noto, ha incrinato un sistema di ricatti sessuali nel mondo dello spettacolo. Nella nostra realtà c’è consapevolezza diffusa delle prevaricazioni che troviamo nei luoghi di lavoro. Soprattutto un incredibile gap retributivo e di carriera, che crea un abisso tra la ricchezza delle donne e degli uomini: il lavoro delle donne vale sempre meno di quello degli uomini. Tutto questo è ormai percepito come un sistema inaccettabile.

Ma per contrastare le discriminazioni non basta che venga fatto un po’ di spazio alle donne e alla loro differenza. Bisogna cambiare la cultura del contesto in cui ci troviamo, la natura del potere che oggi domina.

Infatti, la legge che vincola i CdA ad almeno un terzo di componenti donne ha raggiunto l’obiettivo, ma le donne sono entrate soprattutto in ruoli senza potere di indirizzo.

Mentre il top management – dove effettivamente si decidono le politiche aziendali – rimane sostanzialmente territorio degli uomini (le poche donne hanno di solito ruoli di staff, con scarso potere). Così continua a riprodursi una cultura solo maschile e spesso misogina.

Bisogna andare alla radice. Bisogna che più donne, con i contenuti e il senso di una visione differente, entrino nei vertici aziendali, nei luoghi “del potere”. Liberando la nostra ambizione. Anche dai freni dentro di noi: riflettiamo sul perché alcune donne, pur capaci, non ambiscono ad assumere ruoli di vertice. Parte del cambiamento sta anche nelle nostre mani.

Siamo consapevoli che lì si alza il livello dello scontro con gli interessi degli uomini ai vertici. E non è facile. Ma c’è anche il piacere di fare come riteniamo giusto, usando il più ampio spazio di discrezionalità che quei ruoli comportano. Possiamo incidere sul lavoro delle donne e di tutti.

In questo passaggio ci aiuta il confronto e il sostegno reciproco con altre donne. Vediamo che alcune manager arrivate ai livelli più alti portano altre donne verso questo obiettivo, attuando in azienda politiche per sostenerle. Donne che ci dicono che si può fare.

Fidandoci della nostra autorità e insieme. Sono maturi i tempi per fare questo passo in alto.


L’incontro sarà introdotto da chi lo ha proposto: Luisa Pogliana di Donnesenzaguscio; Anna Deambrosis, AD di una società assicurativa; Pina Grimaldi, Direttrice Centrale Sistemi di un gruppo ospedaliero; Isabella Covili, Presidente nazionale AIDP.

Altre manager porteranno la loro esperienza, e ogni partecipante potrà dare il suo contributo. Con attenzione alla riservatezza di chi lo desidera.

Vogliamo mettere in comune idee, inquietudini, consapevolezza. E magari poi continuare.

L’incontro è aperto a donne e uomini.


(www.libreriadelledonne.it, 4 aprile 2019)

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