19 Gennaio 2011
CORRIERE DELLA SERA

1943, Sandra in bicicletta sulle strade della libertà

Tettamanti Franco

La scuola con ottimo profitto e poi l’ impiego in una fabbrica di Lambrate per aiutare la famiglia di operai in anni non certo facili. Ha poco più di 20 anni, Onorina Brambilla, in quel settembre del 1943 quando sceglie la strada della lotta al fascismo, del coraggio, della clandestinità, della voglia di libertà. Si farà chiamare Sandra e comincerà la sua battaglia nei Gruppi d’ Azione Patriottica. Audace, determinata, fredda, pronta ad eseguire gli ordini senza timore. Sandra ufficiale di collegamento. Sandra che in più di un’ occasione vedrà ben vicina l’ ombra della morte. In bicicletta per le pericolose strade di Milano. Sandra che porta ordini, consegna armi ai partigiani, dribbla controlli e posti di blocco. Sino alla disgraziata missione che le costerà la cattura. È il 12 settembre del 1944 e vicino al cinema Argentina Onorina Brambilla imbocca la strada più difficile e tortuosa. L’ arresto, la paura, le torture, la sofferenza e il distacco dalla famiglia e dagli affetti. Viene rinchiusa prima nella Casa dei Balilla di Monza, trasformata in un carcere nazista, con il sergente Wernig, spietato protagonista di violenze e angherie. Poi, dal novembre del 1944 all’ aprile del 1945, sarà prigioniera nel campo di Bolzano. Di quei giorni terribili restano i ricordi, la forza, il dolore, le lettere alla madre, la speranza, le certezze di un futuro meno scuro e angosciante. Una storia che è ora raccontata nel libro autobiografico Il pane bianco curato da Roberto Farina per le Edizioni Arterigere. Onorina Brambilla verrà liberata alla fine di aprile del 1945 e con un gruppo di compagni e compagne raggiungerà Milano a piedi. Un’ avventura quasi incredibile tra le montagne e le valli innevate. Chilometri e chilometri attraverso la Val di Non, il passo della Mendola e quello del Tonale per tornare alla vita, riabbracciare la famiglia e trovare l’ amore. Con quel suo comandante Giovanni Pesce Visone, medaglia d’ oro della Resistenza ed eroe autentico, di cui diverrà, il 14 luglio del 1945, compagna di una vita. Più avanti negli anni Onorina Brambilla Pesce riceverà la Croce di guerra al valor partigiano e la medaglia d’ oro del Comune di Milano. Per non dimenticare mai la vita, l’ impegno e il coraggio di Sandra.

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