21 Gennaio 2001

“Affinità” e “Ladra” di Sarah Waters

Zina Borgini

Ho scoperto per caso questa autrice inglese che non conoscevo, e devo dire che i due libri che cito mi hanno distolto per alcuni giorni da impegni e appuntamenti per poter galleggiare nell’atmosfera incredibilmente fantastica che lei, da grande maestra, fa vivere nei suoi romanzi, e sono stati giorni buoni e densi di immersione totale, in cui mi sono letta 1000 pagine con incalzante e curiosa attrazione
Sarah Waters ha 39 anni. Ha sostenuto un dottorato all’università con una tesi sulla letteratura lesbica, la sua ricerca non si è limitata a interrogare la conoscenza di tipo classico, ma si è ampiamente arricchita con materiale storico cercato nel passato, materiale attinente a questa tematica ma rimasto sotterraneo, canzonette lascive dei sobborghi londinesi, libri antichi scovati da rigattieri, tante stampe porno erotiche del XIX secolo.
Ha scritto tre romanzi. Il primo, uscito nel 1998, Tipping the velvet non è stato tradotto in italiano ma in patria, in pochissimo tempo, è diventato un bestseller tanto che la BBC ne ha fatto un serial di tre episodi mandati in onda in prima serata, con la regia della stessa Waters e di Andrew Dasvis, uno dei più bravi registi inglesi.
I tre filmati hanno avuto un successo strepitoso, sono arrivati in Italia e riprogrammati da Gay tv e da Arcilesbica.
Il secondo libro è intitolato Affinità (1999) e il terzo Ladra (2000.)
E, proprio ripensando alla loro lettura che voglio “mettere becco” come dice bene la nostra Lilli Rampello e consigliare questa scrittrice inconsueta che riesce ad essere moderna pur collocando i suoi personaggi in epoca vittoriana, nei sobborghi londinesi abitati dai più miseri, ladri, mendicanti e imbroglioni, o nella periferica campagna con le sue brume mattutine, il giallore del Tamigi che la percorre, i castelli di nobili decadenti o nei luoghi di tortura fisici e psicologici come i carceri o i manicomi.
E’ tanto abile nelle descrizioni dei suoi personaggi, da renderli vibranti mentre leggi e quando non leggi da restarti accanto come compagni ipnotici. Racconta situazioni esageratamente fantastiche e intrighi sorprendenti che con destrezza di scrittura diventano verità possibili, ha la grande capacità di spezzare il confine delicato tra la realtà effettiva e l’incredibile misterioso. Tutto può accadere nel capitolo seguente con colpi di scena preannunciati e la lettura scorre mossa da curioso stupore.
Si sente che ha letto Dickens e Elisabet Braddon, che ama Jeanette Winterson e Angela Carter, ma la sua scrittura è un tenere conto ristabilito per la particolarità e la ricchezza con cui sa essere avvincente, maliziosa, cupa a volte anche cattiva.
Il rapporto amoroso tra due donne è il filo che lega tutti e tre i romanzi: quello innocente e magico che con il tempo si modifica in modo esacerbato per divenire quasi orgiastico della protagonista di Tipping the velvet, ci svela che le parole queer, transgender, drag queen-king, non sono altro che catalogazioni moderne per definire comportamenti antichi come l’essere umano; quello più virtuale e menzognero descritto in Affinità, segnato dall’isteria e dalla depressione di una protagonista, ci racconta che anche nel XIX secolo quelle malattie si curavano come oggi con la psicoterapia, con i rimedi farmaceutici dell’epoca, oppure con la scelta di tamponare i vuoti esistenziali dedicandosi a forme di volontariato; quello felicemente approdato in Ladra ci consegna due giovani orfane, una ladruncola che abita nei bassifondi della sottocultura vittoriana, l’altra un’ereditiera succube dello zio dispotico, ma entrambe riusciranno a liberarsi dalle loro catene quando, come la maggior parte delle giovani donne d’oggi, guadagneranno l’indipendenza economica.
I tre romanzi hanno in comune anche un racconto ambientato nel passato che può essere fatto solo da una donna dei nostri tempi, libera dal senso di colpa e che ha nel suo cuore un museo di tesori antichi e un amore sviscerato per i romanzi gotici vittoriani.
Consiglio a tutte/i di conoscerla, perché ho la presunzione di pensare che Sarah Waters affascini con i suoi foschi intrighi quella parte misteriosa della sessualità che c’è in ogni essere umano e che, ogni tanto, ha bisogno di essere nutrita con una buona lettura.
Sarah Waters sarà a Milano a giugno e sta preparando un nuovo libro ambientato negli anni quaranta.

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