17 Ottobre 2014
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Vita Activa, una nuova editrice

di Gabriella Musetti

Un sogno è sempre un sogno, e quando si realizza stenti a credere che sia stato possibile. Cominci a pensare alle congiunture favorevoli, ai segni del destino disseminati nelle vicende quotidiane, alle casualità – se vuoi essere assolutamente razionale. Fatto sta che quanto avevamo vivamente sperato e finache desiderato, pur nelle congiunture così drammatiche del presente, sembra avere un suo esito positivo. La Casa editrice Vita Activa, alla quale abbiamo lavorato per diversi mesi, ha preso una sua forma di vita, è nata. E’ sicuramente un atto di coraggio, di azzardo, di lungimiranza, solo il tempo futuro, come si suol dire, potrà dare una risposta.

Intanto il desiderio di alcune donne ha preso una sua chiara direzione concreta. Amiamo i libri, li conosciamo, sono parte importante della nostra vita: perché non provare a produrli, curarli, metterli in circolazione, valorizzando soprattutto il percorso e le scritture delle donne del passato e del presente?

Con questi intendimenti è nata la Casa editrice Vita Activa di ACID (Associazione Casa Internazionale Donne Trieste), a seguito della delibera del Consiglio Direttivo, in data 7 novembre 2013, con attività prevalentemente senza fini di lucro ma anche marginalmente commerciale. Il progetto culturale si richiama alle parole di Hannah Arendt: “Il fatto che l’uomo sia capace d’azione significa che da lui ci si può attendere l’inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile. E ciò è possibile solo perché ogni essere umano è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità”, (Vita Activa. La condizione umana). Proprio il lavoro umano, l’opera e l’agire consentono la vita sociale, che è anche condizione politica di esistenza di una pluralità di individui in relazione tra di loro, che si realizza nella sfera pubblica. Questa idea incarna bene il desiderio delle donne di prendere posizione e di agire nel mondo, di cui la Casa editrice si fa interprete.

La Casa editrice intende conquistare un pubblico attento e desideroso di fare nuove scoperte. Cerca di raggiungere i suoi obiettivi con l’appoggio di chi ama la lettura di qualità e pensa che anche le piccole realtà possono fare grandi cose se lavorano in sinergia e in rete con altre associazioni ed enti.

Quali sono gli obiettivi che la nuova Casa editrice si prefigge?

Il progetto si propone di valorizzare e diffondere la produzione culturale delle donne, di sostenere e perseguire una cultura non discriminante nei confronti di ogni differenza. Riscopre e ripropone opere di donne autorevoli del passato, spesso dimenticate o trascurate, a fianco di autrici contemporanee di talento: in questo modo l’Editrice si pone l’obiettivo di dare attenzione ai contenuti di valore, e mette molta cura anche nel campo della formazione, fondamentale per la trasmissione della cultura, l’orientamento etico e civile, la diffusione di nuove conoscenze e saperi.

La Casa editrice si muove su due direttrici. Da una parte interviene nelle lacune del mercato editoriale valorizzando autrici dimenticate o non più in circolazione, con una attenzione particolare al territorio regionale per poi allargarsi a una dimensione più ampia, al fine di riproporre opere importanti e far conoscere la produzione culturale delle donne. Mettere in circolazione le parole delle donne, uno dei fini politici nei quali ci riconosciamo, consapevoli che il mondo si cambia con una cura nell’azione e nel pensiero che deve partire da noi.

Esplorare inoltre esperienze contemporanee nazionali e internazionali nel campo della narrativa e della saggistica, per sottoporre al pubblico italiano testi non ancora in circolazione in Italia.

Dall’altra parte legge tutto ciò che viene inviato e accoglie progetti significativi di pubblicazione, premiando la qualità e garantendo la realizzazione di un prodotto finemente curato. A tal fine affianca le autrici in ogni fase del processo di pubblicazione e promozionale, per dare visibilità e valore alla produzione contemporanea delle donne.

I libri sono editi a seguito di progetti presentati esclusivamente da socie o soci che, sottoposti alla valutazione di un comitato di lettura interno, risultino consoni agli scopi perseguiti dall’Associazione Casa Internazionale delle Donne di Trieste e senza un utile economico (l’utile viene reinvestito).

Si parte con un progetto ambizioso dispiegato in diverse Collane:

Trame. Collana di narrativa contemporanea. Direttrice Marina Giovannelli.

Exempla. Saggistica. Direttrice Melita Richter. Comitato scientifico: Sergia Adamo, Lourdes Gonzales Pietrosemoli, Sanja Roic.

Presenze. Collana del Concorso Elca Ruzzier – una donna da non dimenticare. Direttrice Bettina Todisco.

Memorie. Collana di autrici dell’Ottocento e Novecento, dimenticate o non più ristampate. Direttrice Mariella Grande.

Spazi. Collana di testi in between: tra biografie e storie, antologie, appunti di viaggio. Direttrice Helen Brunner.

Isole. Collana per bambine e bambini. Direttrice Martina Bigotto.

Gemme. Collana di testi brevi di studi e progetti delle donne. Direttrice Gabriella Taddeo.

Consulenti: Sergia Adamo (Univ. Trieste), Sanja Roic (Univ. Zagabria), Lourdes Gonzales Pietrosemoli, Università delle Ande (Mérida- Venezuela).

Come si vede subito dall’elenco sopra scritto, molte socie SIL, oltre alla scrivente, hanno dato vita e si sono impegnate nella nuova Editrice. Questo è certamente un valore aggiunto, che dà un passo in più a tutta la costruzione, nel senso di un progetto che viene dalla scuola culturale e politica della SIL nella quale tutte ci riconosciamo.

Tre sono i primi libri in cantiere per questo ultimo scorcio dell’anno: la riedizione della Guida sentimentale di Trieste, andata esaurita in poco tempo e di cui abbiamo preso i diritti. Una Guida scritta da donne che attraversano gli spazi della città con le loro storie e i loro corpi, dando tuttavia una panoramica complessiva ed esauriente di Trieste, raccontata con passione, fuori dalla consueta retorica per restituirne una immagine viva e contemporanea. Non a caso la Guida sentimentale ha avuto un discreto successo anche fuori Trieste e ha dato l’avvio a una serie di scritture sulla città da parte delle donne, come ad esempio la Guida di Bologna o di Sasso Marconi, che si richiamano esplicitamente a quel modello.

Una antologia di racconti su donne da non dimenticare, frutto del Concorso letterario intolato a Elca Ruzzier – una donna da non dimenticare. Figure di donne significative nei contesti nei quali hanno vissuto o vivono, donne reali che si sono distinte nelle loro attività o negli ambiti familiari o nei luoghi di appartenza, divenendo un punto di riferimento per altre e altri. Non tanto donne famose o importanti, quanto quelle donne che sanno reggere situazioni complesse e di cui non vorremmo perdere la memoria.

Infine un libro per bambine e bambini, ma anche per adulti disposti a lasciarsi attrarre dall’avventura e dal mondo magico: la traduzione di alcune fiabe appartenenti al patrimonio popolare iraniano – tradotte con grande umorismo da Mahya Karbalaii, dottora in matematica all’Università di Trieste, e da Donatella Gratton, che ha prodotto filastrocche e lievi versi, illustrate magnificamente dalla sorella di Mahya che vive a Teheran.

per informazioni: info.vitaactiva@gmail.com

associazione@casainternazionaledonnetrieste.org

www.casainternazionaledonnetrieste.org

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