16 Ottobre 2015
Corriere della Sera

«Adotta un monumento». La lezione napoletana

di Paolo Conti


C’è chi, cercando di avvicinare le nuove generazioni al nostro Patrimonio culturale, si limita alle prediche, alle polemiche, alle invettive. E c’è chi, invece, mette da parte le parole e passa ai fatti. Della seconda lista fa parte di diritto la Fondazione Napoli Novantanove, presieduta da Mirella Stampa Barracco. Risale al 1993 il lancio della campagna didattica «La Scuola adotta un monumento», marchio registrato che, ad oggi, ha visto la partecipazione di duecento scuole dal Nord al Sud.

Nel 2014, cioè nel ventennale, la campagna è stata inserita nel protocollo d’intesa tra i ministeri dell’Istruzione e dei Beni culturali come «esempio di buona pratica ventennale». Giorni fa la premiazione, in Campidoglio a Roma, del concorso 2014-2015 indetto sul tema «Spazio pubblico e Democrazia, gloria, degrado e riscatto delle piazze d’Italia» E contestualmente il lancio del Concorso 2015-2016 sull’argomento «Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia». Napoli Novantanove, per dialogare con i giovani, punta sul collegamento tra passato e futuro: ha realizzato una «piazza telematica», l’Italia, con una mappa di Google multimediale in cui piazze e monumenti adottati costruiranno l’Atlante del Museo Virtuale, un Itinerario delle meraviglie italiane. Saranno i ragazzi a scegliere luoghi e bellezze storiche. Così si costruisce nelle nuove generazioni quel senso di appartenenza che edifica una identità personale innestata in quella nazionale. E il fatto che tutto ciò parta da Napoli ha un significato profondo e riguarda l’intero nostro Paese.

(Corriere delle Sera, 12 ottobre 2015)

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