13 Novembre 2013
il manifesto

Cancellieri e Pussy Riot

di Laura Minguzzi

 

Gentile Guardasigilli dott.ssa Annamaria Cancellieri,

mi rivolgo a Lei con una Preghiera per la libertà e non a caso cito il famoso titolo della canzone-performance che ha reso noto in tutto il mondo il gruppo femminista-punk russo delle Pussy Riot. Queste giovani donne hanno rivolto la loro preghiera alla Madonna nella Cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca affinché liberi la Russia dallo zar Putin e per questo hanno subito una condanna sproporzionata: sono state condannate a due anni di lavori forzati a scopo rieducativo!! Oggi due giovani donne del gruppo, Nadja Tolokonnikova e Marja Aliochina sono ancora rinchiuse in due colonie penali, rispettivamente in Mordovia e nella Siberia Orientale. Vivono in condizioni deplorevoli e stanno rischiando di compromettere gravemente la loro salute per gli scioperi della fame che sono state costrette a mettere in atto per fare pressione sulle autorità carceraria, denunciando pubblicamente le crudeltà fisiche e le minacce a cui sono sottoposte. Sono madri di due figli piccoli, Gera e Filipp, che soffrono per l’assenza delle cure materne. Conoscendo la Sua sensibilità verso le giovani donne e le madri in particolare, Le chiedo di intercedere presso il suo omologo russo, il Ministro dell’interno russo, affinché si attivi per una riduzione della pena e la liberazione immediata delle due giovani condannate affinché possano tornare alle loro famiglie, ai loro studi e alle loro case a Mosca. Confidando nel Suo sollecito intervento, Le inoltro cordiali saluti.
Laura Minguzzi

(il manifesto, 13 novembre 2013)

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