26 Settembre 2019

Cambio di governo: un colpo di fortuna e un gran sospiro di sollievo

di Massimo Lizzi


Il cambio di governo è stato senza dubbio un colpo di scena: fortunato, per chi avversa la Lega; sfortunato per chi la preferisce al partito democratico. Per me, oltre la preferenza, il sentimento è dato dal modo di valutare l’affidabilità costituzionale di questi partiti. Così, nell’avvertire il colpo di fortuna, sento soprattutto di poter tirare un gran sospiro di sollievo.

Su un punto sono d’accordo con l’intervento di Cristiana Fischer su questo sito: il nuovo governo non lo reputo di sinistra. Tuttavia lo considero pacifico e democratico quanto basta per garantire una civile convivenza. Che sia filo-europeo è un suo punto di forza, perché fuori dalla UE, l’Italia sarebbe sola nella globalizzazione o subalterna ad una superpotenza; invece dentro la UE, insieme con gli altri paesi mediterranei, può tentare di ottenere riforme o adattamenti dell’indirizzo economico o di quello sull’immigrazione, come lascia sperare l’accordo di Malta, per la redistribuzione dei naufraghi, appena conseguito dalla nuova ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

Sull’immigrazione, i governi democratici europei oscillano da molti anni, per effetto di esigenze contraddittorie. Da un lato vogliono accogliere, per compensare il declino demografico o per ragioni umanitarie; dall’altro vogliono respingere, per calmare le paure popolari e per contenere i movimenti xenofobi. Questa incoerenza ostacola il governo ordinato dell’immigrazione, porta a stabilire flussi d’ingresso e corridoi umanitari insufficienti o del tutto assenti, quindi a concedere molto spazio al traffico delle organizzazioni criminali o persino ad accordarsi con loro per trattenere i migranti sulle coste nordafricane: lo stesso accordo maltese continua ad affidarsi alla guardia costiera libica, per inibire le partenze ed eseguire i soccorsi, con il divieto alle ONG di interferire, pur sapendo che in Libia, guardacoste, miliziani e trafficanti sono spesso le stesse persone. Il rifiuto dell’accoglienza e la denuncia dei trafficanti sono allora in conflitto, salvo usare i trafficanti come pretesto, per nobilitare i respingimenti. E’ quanto accade nella retorica della Lega, un partito che dal governo ha praticato e rivendicato in modo aperto la criminalizzazione del soccorso in mare, l’abllizione della protezione umanitaria e lo smantellamento del sistema di integrazione SPRAR dei richiedenti asilo.

Cristiana Fischer vede la Lega populisticamente poggiarsi sugli esclusi. Eppure lo slogan “Prima gli italiani” è molto esclusivo oltre a porsi in contrapposizione tanto rispetto agli altri paesi, quanto agli stranieri residenti in Italia. La proposta fiscale leghista, l’aliquota unica, è una sostanziale riduzione delle tasse per i ricchi e una redistribuzione del reddito alla rovescia. Riguardo, la maggioranza delle donne, le più escluse, dice Cristiana, cosa si può pensare? Non sappiamo cosa farà l’attuale governo su gpa e prostituzione e più in generale per le donne, forse niente e almeno non farà danno, ma sappiamo cosa voleva fare il governo precedente. Più volte l’ex ministro dell’interno ha evocato la legalizzazione della prostituzione ed un suo senatore ha presentato un disegno di legge, per aprire la strada alla controriforma del diritto di famiglia: il cosiddetto ddl Pillon, che voleva intervenire nelle cause di separazione con l’obiettivo di abolire l’assegno di mantenimento, imporre la mediazione famigliare, l’obbligo di affido alternato, e l’introduzione della sindrome di alienazione parentale (Pas) come fattispecie di reato. Un progetto che «resterà nel cassetto» dice la nuova ministra della Famiglia, Elena Bonetti.

Nel valutare il cambio di governo, metto quindi al centro il giudizio sulla Lega. Come devo considerare questo partito? Come una forza sostanzialmente democratica e popolare, con il solo difetto della demagogia e della violenza verbale oppure come una minaccia per la democrazia, perchè contenente nelle sue parole e nei suoi atti le potenzialità del ducismo, del nazionalismo, del razzismo? Tendo a vederla nel secondo modo e mi chiedo fino a che punto tra i due modi ci sia una vera differenza: uno sconsiderato che gioca e scherza con il fuoco può essere pericoloso quanto un piromane intenzionale. Questo partito è stato ora confinato all’opposizione, grazie alla sua stessa iniziativa che, con un linguaggio simbolico evocativo, ha chiesto i pieni poteri e si è ritrovato escluso dal potere. Davvero un bel colpo di fortuna e un gran sospiro di sollievo.


(www.libreriadelledonne.it, 26 settembre 2019)

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