di Redazione
Essere per la depenalizzazione dell’aborto, vuol dire considerare l’aborto un diritto? No. Vuol dire essere contro la vita? No. Vuol dire, precisamente, sostenere questo principio di libertà femminile: non si può obbligare una donna a diventare madre (Nota della redazione del sito della Libreria delle donne).
«Il 13 giugno, poco prima che cominciassero i Mondiali, tutti gli occhi dell’Argentina erano puntati su un solo obiettivo. E non era calcistico. Alla camera dei deputati si stava discutendo un progetto di legge per depenalizzare l’aborto entro la quattordicesima settimana di gravidanza e l’esito della votazione non era affatto scontato», scrive Josefina Licitra sul New York Times. Dopo quasi 22 ore di dibattito, «con 129 voti a favore, 125 contrari e un’astensione, la camera ha approvato il progetto di legge che legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza. Quando i numeri sono stati resi noti, centinaia di migliaia di donne e uomini che per tutta la notte avevano seguito la discussione in piazza a Buenos Aires, sono esplosi in grida di gioia e applausi», racconta l’attivista e giornalista Soledad Vallejos su Página 12. «L’Argentina è un paese che sarà ricordato per i pañuelos, i fazzoletti indossati dalle sue donne», scrive Sandra Russo sullo stesso quotidiano. «Quelli bianchi portati dalle donne più anziane, oggi quasi novantenni, che hanno vissuto la dittatura militare e quelli verdi delle giovani donne del movimento femminista Ni una menos, che hanno lottato per avere un aborto legale e sicuro. Il loro grido è stato collettivo e trasversale. Queste donne, disposte a portare avanti una battaglia di tante generazioni, dicono quello che pensano, sanno quello che dicono e lottano per conquistarlo. Sono loro la nostra vittoria». La legge deve ancora essere approvata dal senato, dove sarà discussa a settembre. Secondo Josefina Licitra, «l’esito dipenderà anche dal potere di persuasione del presidente conservatore Mauricio Macri, che potrebbe far pendere la bilancia a favore della depenalizzazione. Finora, però, Macri non si è pronunciato. «Sono a favore della vita, ma non impongo a nessuno il mio punto di vista», si è limitato a dire.
(Internazionale 1261, 22 giugno 2018)