9 Gennaio 2019
Corriere della Sera

Il Super-ometto

di Massimo Gramellini

 

Uno scrittore famoso in Francia, Yann Moix, sta facendo parlare di sé i siti di mezza Europa per avere dichiarato a una rivista che non gli piace andare a letto con le cinquantenni. La lista delle frasi a effetto con cui avrebbe potuto entusiasmare i nuovi benpensanti è molto più lunga. La scienza complotta contro l’umanità; l’Europa sarà islamica entro domani o dopodomani al massimo; la caccia fa bene all’ambiente; le donne si atteggiano a intellettuali e invece vogliono solo fare sesso. Ha preferito quella sulle cinquantenni, ma solo perché le altre le aveva già dette o scritte il suo connazionale Houellebecq. Ci vuole davvero tanto coraggio per sfidare nel 2019 il linguaggio politicamente corretto, morto e sepolto da almeno un decennio, come l’estenuata sinistra radical chic che lo aveva adottato. E ce ne vuole ancora di più per atteggiarsi a contropotere quando si sta al potere, per definire buonsenso quello che è solo senso comune e per spacciare da paladini dell’anticonformismo i nuovi conformisti, che nulla rischiano con le loro provocazioni di cartapesta, se non di racimolare un po’ di celebrità. Bisogna essere molto stanchi e molto annoiati per rimanere estasiati da certe prove di muscolosità verbale, per confondere la mancanza di ipocrisia con la mancanza di educazione e per incoronare profeti di verità ed emuli di Nietzsche quelli che la generazione dei nostri padri, la meno radical chic della storia, avrebbe semplicemente liquidato come «dei gran cafoni».

(Corriere della Sera, 9 gennaio 2019)

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