4 Febbraio 2018
La Stampa

Molestie, lettera aperta di 100 giornaliste italiane: “E’ ora di cambiare. Noi ci siamo”


Pubblichiamo il documento di sostegno all’appello #DissensoComune

Molte giornaliste italiane delle testate televisive, web e carta stampata hanno firmato una lettera per sostenere l’appello-manifesto lanciato nei giorni scorsi con #DissensoComune dalle donne del Cinema e dello Spettacolo che, a partire dalle denunce di molestie sessuali fatte da alcune di loro, affermano la necessità di un cambiamento del sistema culturale strutturato secondo il modello maschile in ogni settore della società. «È ora di cambiare. Noi ci siamo» scrivono, chiedendo «a direttori e ai colleghi di sostenere questa battaglia di civiltà».  

 

ECCO IL LINK PER FIRMARE IL DOCUMENTO 

 

Con il documento “Dissenso comune” oltre cento attrici, registe, produttrici e donne dello spettacolo italiano hanno lanciato una chiamata pubblica a tutte le donne professioniste, impiegate, studentesse. Un primo, importante passo per dire basta a un sistema culturale che discrimina, penalizza e offende le donne, un sistema in cui le molestie sessuali sono la brutale punta di un iceberg fatto di consuetudini, pratiche di comportamento che va dalle discriminazioni salariali e di carriera in tutti i settori professionali alle relazioni umane sempre condizionate da logiche di potere maschile.

Noi giornaliste italiane vogliamo stare accanto a tutte le donne in questa battaglia. Proprio attraverso il nostro lavoro di informazione e di inchiesta noi vogliamo aprire brecce in questo sistema, indagare e portare allo scoperto i casi di soprusi e abusi sessuali, esattamente come in Usa le giornaliste e i giornalisti delle principali testate sono stati protagonisti nella battaglia contro le molestie, rendendo pubbliche e incontrovertibili le denunce fatte delle attrici.

Perchè se è vero che il problema non è il singolo molestatore, è anche vero che rendere pubblico chi perpetua comportamenti che non rispettano la donna scoperchia le malefatte di questo sistema.

Noi giornaliste siamo parte del cambiamento culturale che le donne italiane reclamano. Lo abbiamo avviato nei media e nelle redazioni dove siamo già in prima linea da anni.

Il nostro lavoro, il nostro impegno per una informazione più degna del rispetto verso la donna e di denuncia contro le discriminazioni che si perpetuano nel modello sociale maschile è uno strumento essenziale per la trasformazione culturale.

Chiediamo ai direttori dei giornali e ai colleghi giornalisti di essere con noi, di sostenere questa battaglia di civiltà.

Noi giornaliste subiamo le stesse disparità di trattamento delle donne di altri settori professionali, incontriamo le stesse fatiche negli avanzamenti di carriera e nelle affermazioni individuali, e in più con il lavoro di comunicazione e informazione dobbiamo fare i conti con le difficoltà a testimoniare e raccontare il coraggio e il cammino delle donne in un contesto culturale univocamente impostato sul modello maschile.

Ci battiamo da tempo con un lavoro quotidiano di informazione contro la macchina della rimozione e del silenzio per una società più equa, giusta e solidale.

Siamo in campo. E’ ora di cambiare

 

LINK // LE FIRME 


(La Stampa, 04 febbraio 2018)

Print Friendly, PDF & Email