24 Novembre 2016

I sabati di LabMI per la città del primum vivere.

Appuntamento: sabato 26 novembre 2016, h 18, Libreria delle donne, Via Calvi 29, 02

 

Lettera d’invito a donne e uomini che amano la città e desiderano partecipare al suo cambiamento per essere amica di nuovi modi di abitarla.

 

I suoi abitanti, residenti o temporanei, stanno esprimendo nuove idee di libertà che cambiano gli usi degli spazi pubblici e del tempo privato.

Problemi abitativi mai affrontati da altre generazioni chiamano donne e uomini responsabili a comprendere assieme cosa è oggi la città, in particolare di Milano. Chiamano a costruire collegialmente un’architettura di idee, misure, principi, esperienze in grado di affrontare i problemi odierni per i quali non bastano le discipline se manca un nuovo senso comune delle cose da fare.

Come si può fare convivere popoli di diverse culture nello stesso territorio rispettandosi reciprocamente e cooperando per un’economia variegata e solidale; quali possono essere i servizi alla mobilità individuale capaci di invertire i trend dell’inquinamento dell’aria; quali sono le tipologie edilizie di spazi pubblici sensibili a nuove pratiche di relazioni che mescolano vita e lavoro, impegno e loisir, presenza in corpore vivo e connessione remota; cosa significa l’accesso ai beni urbani e la prossimità al corpo nell’era delle tecnologie della luce; quali sono le opportunità e i vincoli che incontriamo avendo detto sì, due volte sì, alla vita e al lavoro e desideriamo che la città sia amica di questo progetto di nuova civiltà?

Abbiamo usato spesso la parola nuovo, ma nulla dei problemi esposti è veramente nuovo. Le molte cose sottese a questa cascata di problemi che affollano la nostra politica si sonno mossi spesso dagli anni ’70 quando è crollata l’era della modernità sette-ottocentesca.

Da allora molte cose sono state fatte da politici e attori sociali, molti processi si sono adeguati l’uno con l’altro e messi in risonanza. L’investimento finanziario e progettuale sulle città e sui sistemi territoriali è stato ciclopico in tutto il mondo. Alcuni progetti sono stati esemplari.

Ma oggi c’è un generale cambio di passo vicino e lontano. E noi di LabMI desideriamo coglierlo con voi amiche e amici di questo progetto aperto presso la Libreria delle donne di Milano.

Noi pensiamo che solo assieme possiamo discernere il grano dal loglio del troppo che affolla i nostri sguardi.

 

Care amiche e cari amici,

i sabati di LabMI sono un’attività promossa dal gruppo di donne che ha avviato i laboratori di progetto su Milano nell’aprile 2016. Le attività sono di due diversi tipi: nel laboratorio del martedì pomeriggio (due ogni mese) proseguiamo l’ascolto dei modi di abitare di Lei e ne facciamo la mappatura. Nei sabati di LabMI, radi nel calendario, chiamiamo a raccolta un pubblico più vasto per presentare i risultati e darci una strategia di lavoro.

I sabati di LabMI sono partiti da settembre 2016. Il primo ha parlato della rinnovata stagione di lavoro, nel secondo abbiamo fatto una interpretazione collegiale dei risultati sui modi di abitare.

Sabato 26 novembre vi invitiamo a riflettere assieme sulla genealogia di LabMI. La genealogia è una costruzione volontaria e desideriamo condividerla con voi. L’abbiamo chiamata “La città di carta” perché si trova in scritti e immagini di diverso formato.

 

Cosa facciamo il 26? In 7 minuti ciascuna Stefania Giannotti ci spiega come la stiamo costruendo; Bianca Bottero ci dice perché Jane Jacobs è madre di pensiero attuale; Ida Farè ci dice cosa proviene da Vanda; Sandra Bonfiglioli ci dice cosa prendiamo dall’urbanistica dei tempi; Laura Minguzzi ci dice della Città Vicine.

 

Poi discutiamo assieme delle prospettive. Vi aspettiamo.

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