25 Maggio 2015

“Il mondo si deve adattare a una nuova era di migrazioni”


Queste importanti notizie sono apparse sull’Osservatore romano del 23 maggio. Vogliamo soprattutto attirare l’attenzione sulla giustezza dell’intervento dell’eurodeputata Dita Charanzova. (l.m.)

Sembrano finalmente avviati gli interventi di soccorso ai profughi e migranti — della minoranza rohingya in fuga dalle persecuzioni del Myanmar e bengalesi in fuga dalla fame nel Bangladesh — intrappolati su barconi alla deriva nel mare delle Andamane. Il primo ministro malese, Najib Razak, che insieme al Governo indonesiano si era già detto pronto ad accoglierli, ha annunciato ieri sera l’ordine alla Marina di condurre missioni di ricerca e aiuto.

L’Assemblea di Strasburgo — dove la settimana prossima sarà ospite il Segretario generale dell’Onu, che tratterà fra i vari argomenti proprio i flussi migratori — deve ancora pronunciarsi (ecc.) Nel dibattito relativo a quanto sta accadendo nel sud-est asiatico, comunque, hanno trovato spazio anche interventi sull’analoga situazione in atto nel Mediterraneo. Secondo l’eurodeputata liberale ceca Dita Charanzova, la crisi nel mare delle Andamane «dimostra con forza che il problema di migranti nel Mediterraneo non può essere visto in modo isolato. Il mondo si deve adattare a una nuova era di migrazioni globali e adottare un approccio onnicomprensivo».

(libreriadelledonne.it, 25/5/2015)

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