9 Gennaio 2017
La Ventisettesima Ora

Il Trivial delle nuove femministe La rivoluzione si fa giocando

di Marina Turi

Femminismi riuniti. Feminismos reunidos. La rivoluzione inizia nel tuo salotto. È quello che hanno pensato LolliDJ, Doña Pasolina, Gaelx, Dianespotting, Reino Hueco e Valentina, le sei femministe del collettivo spagnolo Sangre Fucsia. E detto fatto hanno ideato questo gioco da tavolo, un gioco di domande e risposte per mettere alla prova le conoscenze sul pensiero e la pratica femminista, la storia delle donne, la differenza dei generi, la cultura femminile, l’attivismo, la cultura GLBTQ. Unire il dilettevole al femminismo. Non ha importanza il tuo livello accademico, né le referenze della tua agenda da attivista, né la tendenza del femminismo che pratichi o in cui ti riconosci. E ancora meno interessa se sei una femminista e ancora non lo sai. Quello che importa è imparare divertendosi, perché la lotta inizia giocando.

Questa è la filosofia del nuovo gioco da tavolo, il Trivial femminista che, ispirandosi al già celebre Trivial Pursuit, colleziona ben 1200 diverse domande, divise in categorie, ognuna con una figura peculiare di donna. Così c’è l’accademia rappresentata dalla teorica di ieri e di oggi Simone de Beauvoir, il femminismo di strada con l’attivismo e i movimenti sociali con Angela Davis, il corpo con la sessualità, la salute, le teorie GLTBQ e il transfemminismo, con la figura di Judith Butler. E poi la cultura con Frida Kahlo e tutti i contributi femminili e femministi che hanno arricchito la letteratura, la musica, le arti e il cinema. A Olympe de Gouges, autrice della Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina scritta in contrapposizione allo stesso testo elaborato durante la rivoluzione francese, rivolto solo agli uomini, il compito di rappresentare la sfera dei diritti, l’aborto, il voto, il divorzio, la politica istituzionale e le convenzioni internazionali. Ultima, ma non meno importante, HERstory con Valentina Tereshkova, la prima astronauta lanciata fuori dall’orbita terrestre, come testimonial per ricordare a tutt@ che la storia è piena zeppa di donne che hanno fatto e fanno cose. Sempre, ogni giorno, in ogni ambito.

Dall’idea del gioco alla sua realizzazione cercando in rete il finanziamento, è stata lanciata una raccolta fondi online sulla piattaforma Werkami. Le aspettative erano modeste, ma l’entusiasmo di sostenitrici e sostenitori le ha superate tutte. È stato un successo assoluto e imprevedibile. La richiesta iniziale era di 4000 euro per poter produrre circa 500 copie del gioco, forse 6000 euro per poterne produrre delle copie a colori. Già il primo giorno l’obiettivo era superato. Dopo un mese e mezzo, a campagna ultimata, sono stati raccolti ben 71.152 euro. Così il gioco ha spiazzato tutto e tutt@ ancora prima di esistere. La chiave della riuscita è stata tutta nella rete che si è consolidata intorno al collettivo Sangre Fucsia e dal lavoro che da tre anni le donne del gruppo fanno come fanzine sonora, come amano autodefinirsi, un podcast femminista trasmesso per radio.

Donne che amano la radio come via per ascoltare, comunicare e unire. Hanno lavorato un anno per stabilire domande e risposte, approfittando della documentazione e delle conoscenze utilizzate per le loro trasmissioni. Il Trivial femminista è stato progettato per uomini e donne, bambine/i e adulti, per dare visibilità a tutto il lavoro delle donne nella storia e, ovviamente, per imparare divertendosi. Le modalità del gioco sono le stesse di quello originale, con la differenza che in quello originale non è facile trovare le donne come protagoniste nelle domande.

«Qual è il paese del mondo con la maggiore percentuale di donne deputate in Parlamento nel 2015: Svezia, Ruanda o Cina?» [Ruanda!] o «A cosa si attribuisce abitualmente l’associazione del colore viola al femminismo?» [al fumo come conseguenza dell’incendio provocato l’8 marzo 1908 contro le operaie di una fabbrica tessile di New York] o «Quale corrente femminista inaugurò la sociologa francese Christine Delphy all’inizio degli anni 80?» [il femminismo materialista!] o «A quale genere letterario si dedicavano le scrittrici svizzere Annemarie Schwarzenbach e Ella Maillart all’inizio del XX secolo?» [letteratura di viaggi!] una piccola anteprima sulle domande.

Una prima partita pubblica è stata giocata il 26 novembre scorso a Madrid durante le giornate femministe FUCK PATRIARCHY! organizzate per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne. Ma il gioco sarà una realtà prossimamente, in questi primi mesi del 2017, e rivoluzionerà certamente più salotti di quelli pensati in principio dal collettivo Sangre Fucsia.

Due nota bene.
Feminismos Reunidos sarà una licenza Creative Commons e questo significa che chiunque potrà tradurre dallo spagnolo le 1200 domande, e le relative risposte, in qualsiasi lingua riproducendo il gioco, ma senza scopo di lucro. Oltre la produzione di tante e tante scatole del gioco, presto in vendita online ma anche nei negozi, i fondi raccolti in eccedenza saranno distribuiti per finanziare associazioni femministe e case delle donne in Spagna.

(La Ventisettesima Ora, 9 gennaio 2017)

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