8 Settembre 2015
www.cdbitalia.org

Incontro con la misericordia: lettera di papa Francesco

di Mira Furlani

Ho letto la lettera che papa Francesco ha inviato al Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, in vista del giubileo straordinario che si aprirà il prossimo 8 dicembre. L’ha scritta per indicare alcuni punti chiave per vivere l’esperienza dell’anno santo come occasione per toccare con mano la tenerezza del Padre.

Andando oltre le disposizioni date per ottenere l’indulgenza giubilare, Francesco rivolge un pensiero particolare a quanti saranno impossibilitati a recarsi alla Porta Santa: malati, persone anziane e sole, carcerati. A quest’ultima categoria dice che il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia, cosa che auspica per tutti coloro che hanno preso coscienza dell’ingiustizia compiuta.

Infine, dopo aver affermato che l’indulgenza giubilare può essere ottenuta anche per quanti sono defunti, apre un ulteriore paragrafo per affermare che uno dei gravi problemi del nostro tempo è certamente il modificato rapporto con la vita… Penso in modo particolare, scrive, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto. E prosegue: Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa… Anche per questo motivo ho deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario, di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono.

Alcune riflessioni: oggi le donne abortiscono meno, scelgono la loro maternità. Nelle cliniche ostetriche i parti denunciati da sole donne sono tanti, il padre non abbandona la donna come un tempo, spesso viene invece abbandonato dalla donna per mille motivi. Nell’anno della misericordia Francesco fa bene a rilanciare il perdono, ma ricordiamoci che le donne cristiane, pentite per aborto procurato, hanno ricevuto sempre l’assoluzione dai molti preti cattolici non integralisti o misogini, questo almeno dal Concilio Vaticano II in poi.

Speriamo che papa Francesco ricordi anche i problemi aperti da molti vescovi conciliari per abolire i divieti sulla contraccezione, divieti purtroppo sanciti da Paolo VI con l’Humanae Vitae.

(www.cdbitalia.org, 3 settembre 2015)

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