14 Giugno 2013

Milano, inaugurato il giardino per Anna Politkòvskaja.

di Laura Minguzzi

 

A Milano ci sarà un giardino intitolato alla memoria di Anna Politkovskaja, giornalista russa, uccisa nel 2006 davanti al portone di casa all’età di quarantotto anni. In Corso Como ieri erano presenti alla breve cerimonia, il figlio di Anna, Ilyà, la sorella di Anna, Elena Kudìmova, che vive a Londra, una giornalista e il vice-direttore della Nòvaja Gazieta; il giornale per cui lavorava e conduceva le inchieste Anna P. “La memoria è un peso che si porta per tutta la vita perché il ricordo è sempre legato a chi non c’è più”, così ha detto Vitàlij Jaroshèvskij, davanti al giardino Anna Politkòvkaja che si affaccia davanti alla stazione Garibaldi. Forse il peso è da attribuire al fatto che in Russia prevale il ricordo formale,  non si parla di lei, i suoi libri non sono pubblicati e nella redazione del giornale ci sono oramai troppe foto di giornaliste e giornalisti uccisi a causa delle loro inchieste. La sorella di Anna, Elena ha detto che il 12 maggio in Russia è giorno di festa. Una nuova festa nazionale voluta da Eltzin, ma nessuno sa cosa si festeggia. “ Io lo so cosa festeggio: sono orgogliosa di mia sorella  Anna”.  Durante l’ incontro pubblico all’Urban Center di corso Vittorio Emanuele, Elena ha annunciato che sta scrivendo un libro su Anna, insieme alla figlia Larisa Politkòvskaja. Il figlio Ilyja comunica alla stampa che il 21 giugno inizierà il processo contro cinque imputati, accusati di essere gli organizzatori e gli esecutori dell’omicidio. Ma dei mandanti non c’è ombra, anche se tutti sanno da dove è partito l’ordine. Era il 7 ottobre del 2006, giorno del compleanno di Putin.

 

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