8 Aprile 2016
Istituto De Gasperi di Bologna

Referendum trivelle. Prese di posizione nella cristianità


Quando, il 26.01.2016, in Libreria delle donne abbiamo discusso sulla
surrogazione, insieme a Marina Terragni e Daniela Danna, nel pubblico
c’è stato questo dialogo a tre:
-Insomma, io sono meravigliata: sono d’accordo con lui (citando un
vescovo italiano).
-Perchè? abbiamo paura di pensarla come la Chiesa?
-Ma no, è la Chiesa che la pensa come noi!

Ecco un altro caso dello stesso tipo, il Referendum Trivelle.
La Redazione del sito

 

Agensir, Servizio di informazione religiosa della Conferenza Episcopale
Italiana, pubblica le numerose prese di posizione di singoli presuli,
conferenze episcopali regionali, uffici pastorali, associazioni,
giornali diocesani. Avvertiamo che sono tutte favorevoli al “si”,
all’abrogazione della norma che permette di svolgere attività già
autorizzate di ricerca e coltivazione di idrocarburi entro dodici
miglia dalle linee di costa “per la durata di vita utile del
giacimento” (invece che fino alla scadenza della concessione).

Il referendum si svolgerà domenica 17 aprile. La Corte Costituzionale
ha considerato ammissibile il relativo quesito con sentenza n. 17/2016
del 19 gennaio 2016. Da tale data si susseguono le prese di posizione
segnalate da Agensir, certamente influenzate, in molti casi, dalla
vicinanza territoriale al problema ma soprattutto dall’Enciclica di
Papa Francesco Laudato si’ (il clima è un bene comune, l’umanità e’
chiamata a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili
di vita, di produzione e di consumo per combattere le emissioni di gas
inquinanti e il riscaldamento dell’atmosfera, aggravati dall’uso
intensivo di combustibili fossili).

Le prese di posizione segnalate da Agensir esprimono un profondo
desiderio di incarnazione dell’esperienza cristiana, che a noi sembra
francamente molto importante e che tutta la società dovrebbe
incoraggiare. Magari per il futuro occorreranno più metodo e maggiore
valorizzazione ed impegno dei credenti laici, della loro
partecipazione diffusa e periferica, del loro stesso pluralismo di
opinioni culturali e politiche…

(Istituto De Gasperi di Bologna, aprile 2016)

Print Friendly, PDF & Email