1 Febbraio 2016
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Uccise il marito che la picchiava e stuprava le figlie: François Hollande le concede la grazia

François Hollande ha preso la sua decisione: ha concesso la grazia a Jacqueline Sauvage.

La donna, divenuta in Francia simbolo delle violenze contro le donne, uccise il marito che l’aveva brutalizzata in ogni modo per 47 anni.

La sera del 10 settembre 2012, Norbert Marot ritornò a casa, nella villetta a La Selle-sur-Le-Bied, un borgo in piena campagna, a un’ora di macchina da Parigi. Jacqueline si era imbottita di sonniferi e chiusa in camera. L’uomo sfondò la porta, la svegliò, la tirò per i capelli e la picchiò come faceva sempre. Poi le gridò  di andare a cucinare la minestra. L’uomo uscì sul terrazzo a bere del whisky, Jacqueline arrivò da dietro con un fucile da caccia e gli sparò. In seguito, la chiamata ai pompieri e al figlio Pascal, che proprio quel giorno aveva litigato per l’ennesima volta con il padre. Quella sera, però, Pascal non rispose al telefono. Solo poche ore più tardi, quando era già nelle mani della polizia, Jacqueline seppe che Pascal si era impiccato, nelle stesse ore in cui lei aveva ucciso Norbert.

Lo scorso 3 dicembre, la Corte d’appello aveva confermato la sua condanna a dieci anni di reclusione . Da quel momento, è partita un’ondata di solidarietà ed una petizione che chiedeva di liberarla immediatamente aveva raccolto in pochissimo tempo più di 400.000 firme.

Rapite da gioia infinita Sylvie, Carole e Fabienne, le tre figlie di Jacqueline, violentate fin da quando erano bambine da quel padre orco.

Jacqueline ha trovato il sostegno di tante persone comuni, ma anche di personaggi dello spettacolo e politici di ogni partito: da Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, fino a Nathalie Kosciusko-Morizet, deputata dei Repubblicani.

Hollande, per non annullare completamente la sentenza della giustizia ordinaria, ha concesso una “grazia parziale” che consente comunque di presentare immediatamente una richiesta di liberazione condizionata.

In concreto, Jacqueline Sauvage potrà lasciare il carcere dalla metà di aprile.


(www.scenacriminis.com, 1 febbraio 2016)

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