6 Dicembre 2013
http://www.aspirinalarivista.it/

Violentology

di Pat Carra

 

Alcune esponenti delle pari opportunità hanno presentato a Milano il Progetto Violentology per combattere la violenza contro le donne senza salvarne alcuna. Durante la conferenza stampa, le promotrici hanno dichiarato “la violenza crea risorse, soprattutto per chi ne parla a vanvera”. Un manipolo di maschi negazionisti che sbraitavano “ma quale violenza, quelle se la cercano!” è stato invitato da tre uomini coscienti a iscriversi al corso di recupero L’Homme Nouveau.

Il Progetto si articola in tre punti:

1. Istituire la Facoltà di Violentologia presso l’Università Milano Bicocca. Gli anacronistici Women’s studies si trasformeranno in Victim’s studies per confluire nella Facoltà. L’accesso è aperto a sociologhe, psicologhe, forze dell’ordine, criminologhe, councelor, costituzionaliste, avvocate, mediatrici familiari, intellettuali a spasso, prefiche di giornali e TV, scrittrici, esperte in accensione di ceri…

2. Istituire il Premio Livido, che premia l’opera letteraria-artistica più cruenta e senza speranza. Non sono ammesse storie che finiscono bene, con la protagonista che si salva grazie all’aiuto di donne forti e competenti, magari di un centro antiviolenza femminista. Il Premio intende sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla sventura di nascere donna.

3. Estendere il trend violentologico al mondo della moda. Stiliste, designer, costumiste, acconciatrici preparano una sfilata a tema: trucchi bluastri, vesti stracciate, scarpe scassate. Una corrente stilistica che si ispira ai corsi di autodifesa femminile, presenterà la linea di intimo MedioevoCoevo: camicie da notte in maglia di ferro, vestaglie in cuoio imbottite e rinforzate, mutande e reggiseno con cartucciera.

(Aspirina n.3, Autunno 2013)

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