25 Novembre 2012

Lingua Madre

Concorso letterario nazionale Lingua Madre
CASELLA POSTALE 427
Via Alfieri, 10 – 10121 Torino Centro
info@concorsolinguamadre.it
www.concorsolinguamadre.it


Sviluppo progetto e Ufficio stampa
Daniela Finocchi (Responsabile progetto)
Via Coazze 28 – 10138 Torino
tel/fax 011 4476283 – cell 3474592117
d.finocchi@concorsolinguamadre.it


“Chi è lo straniero? Un insieme di no: non parla la nostra lingua, non ha le nostre origini, non impartisce la nostra educazione ai figli… Solo quando togliamo tutti questi no diventa uno di noi”.

(Claudileia Lemes Dias, Lingua Madre Duemilaotto – Racconti di donne straniere in Italia, Seb27)
Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre si propone di eliminare “tutti questi no”. Lo fa da cinque anni, attraverso i racconti di donne straniere, anche di seconda o terza generazione, che vivono in Italia e che scrivono in italiano, la lingua del paese di arrivo, dove vivono, lavorano, magari si sono sposate e crescono i loro figli. Lo fa anche attraverso le storie delle donne italiane, a cui è riservata una sezione speciale, che parlano delle donne straniere, donne che hanno conosciuto, amato, che hanno saputo trasmettere loro “altre” identità.
I media italiani parlano fin troppo degli stranieri. Ma i diretti interessati difficilmente riescono ad esprimersi.
Il Concorso è stato ideato da Daniela Finocchi, giornalista da sempre interessata ai temi inerenti il pensiero femminile e attiva in quest’ambito dove si è inizialmente sviluppato. Ora è un progetto permanente della Regione Piemonte, che lo promuove insieme al Salone Internazionale del Libro di Torino. Il Concorso è nato, come spazio diretto e senza filtri, per dar voce a chi abitualmente non ce l’ha, cioè gli stranieri e, in particolare, le donne, che nel dramma della migrazione sono discriminate due volte. Per le/gli italiane/i rappresenta invece un’opportunità di disporsi all’ascolto. Incontro, confronto, scambio perché il bando non solo ammette, ma incoraggia la collaborazione fra le donne straniere e italiane.
Tutto questo nello spirito della valorizzazione dell’intreccio culturale, che è prima di tutto intreccio relazionale. Proprio nella relazione, infatti, l’identità si afferma in modo positivo e non preclusivo. Nel rispetto della differenza e delle differenze, dove il singolare sta a significare la differenza di genere, fondamentale presupposto che caratterizza il progetto.
Il blog www.concorsolinguamadre.it rappresenta un’ulteriore possibilità per continuare il confronto e il dialogo tutto l’anno: uno spazio virtuale di reale incontro e scambio, allargato anche ai tanti enti, associazioni, centri studi che vanno a formare l’ormai consistente “comunità allargata” del Concorso. Così i libri pubblicati al termine di ogni edizione, che raccolgono i racconti selezionati, sono più di una semplice testimonianza: dietro a tanti racconti diversi c’è una sola storia, più grande ed importante. Cammini lenti e faticosi che con caparbia le donne compiono alla ricerca di un equilibrio che trovano magari nella maternità, nel confronto e nell’amicizia con altre donne o nei piccoli gesti quotidiani che rendono un piatto ricco, fresco e colorato come il tabboulé un sinonimo di corretta integrazione. Perché le persone “non devono sciogliersi le une nelle altre, non devono perdere la propria entità culturale, ma devono fare in modo di comporre una realtà colorata, vivace e appetitosa, che stuzzica il desiderio di ognuno di conoscersi a vicenda”.
(Lidya Keklikian. Lingua Madre Duemilanove – Racconti di donne straniere in Italia, Seb27)

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