8 Aprile 2019
Mediterranea

Alla 58a Biennale d’Arte di Venezia l’eccellenza femminile

di Carla Pecis


Si apre il prossimo 11 maggio la 58a Biennale d’Arte di Venezia, uno degli appuntamenti artistici e culturali più importanti del mondo. Gli organizzatori sottolineano l’ulteriore incremento di presenze alla rassegna di quest’anno di artiste da tutto il mondo, a cui i diversi Paesi hanno affidato i propri padiglioni. Paesi e continenti diversi, in cui diversissime sono le condizioni di vita e i progetti delle donne. Queste artiste ne sono certamente una rappresentanza e un’eccellenza, per molte realtà anche una speranza per il futuro.

Renate Bertlmann – Austria. L’artista viennese è nota per il suo impegno femminista, molte delle sue opere indagano il ruolodella donna nelle società contemporanee.

Eva Rothschild – Irlanda. Da Dublino ha promesso di portare a Venezia sculture e installazioni con forti connotazioni politiche.Al femminile anche l’altra figura presente nella organizzazione del padiglione irlandese, MaryCremin.

Cathy Wilkes – Gran Bretagna. Nata a Belfast, vive a Glasgow ed è la terza donna a cui viene affidato il padiglione (2015-2017-2019). “È nota per le sue installazioni che ricreano ambientazioni domestiche intime e al tempostesso strazianti anche grazie all’uso di manichini.”

Laure Prouvost – Francia. Nata a Lille, l’artista quarantenne è stata scelta dalla Francia per il suo alto profilo internazionale, lasua è una voce già molto conosciuta nel mondo, utilizza innovative tecniche che nella loro diversitàpropongono argomenti intimi e universali.

Scozia – Charlotte Prodger. Nella sua pratica artistica utilizza video, suono, scrittura e scultura. A Venezia presenta un videobasato sull’esplorazione della vita e dei paesaggi dell’ambiente rurale da cui proviene, “dovepaesaggio e bellezza sono intrinsecamente legati, sono eccitata dai fluidi confini dell’identità,specialmente i confini percepiti di genere e geografia”.

Hong Kong – Shirley Tse. Presenta installazioni comprensive di scultura, fotografia video e testi. Ha già esposto in California,a Cambridge e al Museo d’Arte Moderna di Minsk. È la prima volta che Hong Kong affida ad unaartista la sua rappresentanza alla Biennale di Venezia.

Georgia – Anna K.E. È nata a Tiblisi e lavora tra Germania e Stati Uniti. Al centro dei suoi lavori pone la storia delfemminismo, del modernismo e dell’evoluzione tecnologica. Il padiglione della Georgia sarà curatoda Margor Norton, curatrice del New York Museum.

Taiwan – Shu Lea Cheang. Il progetto presentato si intitola “3 x 3 x 6” e si riferisce al nuovo modello architettonico delle prigioniindustriali con le loro singole celle di 9 metri monitorate da 6 telecamere. È una denuncia contro isistemi di controllo all’interno delle carceri, che sia allarga alla denuncia dei sistemi di sorveglianzadiffusa nelle società contemporanee. Una testimonianza angosciante, per esplorare le possibilistrategie di resistenza, per una ricerca della dignità contro le forme di repressione e controllo. Datrent’anni l’artista “ha trattato il tema del disfacimento delle rappresentazioni di genere, dellasessualità e della razza”.

Danimarca – Larissa Sansour. L’artista e cineasta di origine palestinese è stata scelta a rappresentare la Danimarca, suo paesed’adozione, perché le è riconosciuta “la capacità di affrontare questioni rilevanti non solo per laDanimarca ma per il mondo intero. Analizza le attuali condizioni politiche e gli aspetti universali dellacondizione umana associati all’identità e al senso di appartenenza”.

Emirati Arabi Uniti – Nujoom Alghanem. È stata affidata alla cineasta Nujoom Alghanem, originaria di Dubai, la rappresentanza degli Emiratialla Biennale 2019, “per le sue proposte letterarie innovative e le audaci realizzazionicinematografiche.” Aveva già esposto nel 2017 in una collettiva con altri quattro artisti dell’area. Haprodotto documentari e cortometraggi d’arte, per i quali è stata premiata, e come poetessa hascritto otto raccolte: “le forme e i soggetti della mia poetica sono modellati dalla mia esperienzapersonale nel contesto di una società in trasformazione, come donna ho trovato interessanteconcentrarmi su storie femminili della nostra società e del mondo arabo meritevoli di attenzione”.

Turchia – Inci Eviner. Inci Eviner rappresenta la Turchia all’interno di un padiglione corale che ospita diversi stili, con lacollaborazione di diverse pratiche artistiche. La sua installazione si intitola “We Elsewhere” (Altrove)e con vari elementi compositivi (suono, danza, fotografia) riflette sui temi delle migrazioni, sui luoghie i ricordi.

Pakistan Naiza Khan. È la prima partecipazione del Pakistan alla Biennale di Venezia. Il paese sarà rappresentato Naiza Khan, che vive tra Londra e Karachie che dedica la sua attenzione all’evoluzione della vita pubblica in alcune zone del Paese, inparticolare della città di Manora, a sud di Karachi. Ha dichiarato la sua volontà di favorire con il suolavoro “un dibattito più largo che colleghi Venezia alle penisole persiane-indiane-arabe attraversole storie degli imperi e del commercio marittimo”.

Portogallo – Leonor Antunes. L’artista ha ricevuto grandi riconoscimenti internazionali (la recente mostra Hangar Bicocca aMilano, nel 2018). Usa materiali tradizionali (corde, legni, sugheri, pelli) che lavora con tecnichetradizionali e con le sue sculture “reinterpreta la storia dell’arte”. A Venezia riprenderà la storiaculturale della città, dei suoi architetti, designer e mecenati.

Italia – Chiara Fumai e Liliana Moro. L’Italia dedica il suo padiglione a sue due importanti artiste.In ricordo di Chiara Fumai, scomparsa nel 2017 – l’artista romana ha messo al centro della sua ricercail ruolo della donna “analizzando in maniera anarco-femminista il sistema dell’arte” e ha utilizzatotecniche e performance diverse. Nel 2013 in un video di grande impatto aveva ripreso la critica (unavera e propria requisitoria) contro un sistema dell’arte “ancora tremendamente fallocratico”. Pocoprima di morire ha vinto il Premio New York. Liliana Moro è molto nota all’estero, diplomata a Brera, con altri ha fondato Lo Spazio di Via LazzaroPalani a Milano, riferimento artistico a livello internazionale. “Ha fatto della messa in scena dellarealtà, che può essere al tempo stesso crudele e poetica, la sua cifra stilistica”.


Appuntamento alla Biennale d’Arte di Venezia – 11 maggio/27 novembre 2019


(Mediterranea, Udi Catania, 8 aprile 2019)

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