Libreria delle donne di Milano  
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PASSAGGIO IN DEPRESSIONE

Ho incominciato a soffrire di depressione nel 1996. Il medico che mi ha curata l'ha definita unipolare reattiva ( scatenata da un evento). Depressione per me, è perdita di desiderio, di ogni entusiasmo. E' svegliarsi la mattina sfinita dai fantasmi notturni e sentire come prima compagna la difficoltà di vivere. Ingrippata , di piombo, estranea al mio corpo stesso, sentirmi inutile ed inguaribile, morta ma sofferente, con un pensiero monoideico di autodistruzione. So che il maggior numero di persone depresse sono donne, questo non esclude che lo siano anche molti uomini e più recentemente anche i minori e so anche che la mia sofferenza ha un punto di riferimento ben preciso: il corpo. Il corpo come riassunto del ruolo che ho scelto per me, produzione e riproduzione, esterno ed interno, referente biologico e mezzo di comunicazione, diventa la prima espressione del malessere. Non lo riconosco più come strumento atto a svolgere azioni materiali o affettive, da corpo estetico, sessuale, produttivo muta in qualcosa di fermo, un corpo malato e congelato nell'inattività. Nella fase acuta della depressione ho smesso di alzarmi dal letto, di lavarmi, di pettinarmi, mi inorridiva il solo guardarmi allo specchio, non sentivo alcun desiderio sessuale, la nausea non mi abbandonava mai, così come il freddo. Ogni trillo del telefono era una fitta allo stomaco: paura e disturbo. Allieve, amiche, figli e parenti, solo ombre senza importanza. Di giorno tenevo gli occhi chiusi, non luce; la notte li aprivo per confermare il buio. Incapace per carattere, di affrontare una cura con la psicoanalisi, ho deciso di farmi ricoverare , dopo due anni , in un centro per la cura della depressione a Milano . Qui con l'aiuto di un bravo medico, mi sono assunta la responsabilità di indagare i meccanismi e le cause che scatenano questa malattia., fermamente convinta ad uscirne. Ho imparato molte cose sulla depressione che non sapevo, la più importante che, anche se si presenta come un tormento esistenziale, ha radici biologiche ben accertate ad esempio la ripercussione stagionale, le intossicazioni del sangue e del fegato, i sintomi neurovegetativi associati, la risposta ai trattamenti farmacologici, l'ereditarietà. La depressione rientra nella categoria dei disturbi dell'umore. L'umore è paragonabile ad un ammortizzatore che oscillando continuamente tra gioia e tristezza, slancio ed insicurezza, svolge una funzione di controllo fondamentale. Come una molla complessa, mi permette di essere in sintonia con gli avvenimenti, capace di adattarmi alle situazioni piacevoli o spiacevoli. Quando perde in flessibilità e s'irrigidisce , l'umore si fissa su un tono solo (disturbo Unipolare), quando invece si allenta salta dall'uno all'altro tono meccanicamente, così da risultare in dissonanza con gli avvenimenti (disturbo Bipolare). La mia depressione è stata curata con un farmaco, ne esistono in commercio molti, la risposta a queste terapie è molto soggettiva ed individuale. Lo stesso farmaco non dà stessi risultati su tutte\i, solitamente agisce dopo circa un mese di somministrazione e provoca effetti collaterali che devono essere controllati, per queste ragioni consiglio chi decidesse di curarsi con questa terapia, di ricoverarsi in un centro specializzato che accerti la categoria del male, la scelta e il giusto dosaggio dell'antidepressivo, associato o meno ad altre medicine. Dopo sei anni di alti e bassi, tre ricoveri e continui controlli, oggi, posso dire di essere "padrona della malattia", me la sono assunta come fatica e sfida, come nemica e amica, come possibile morte a cui può seguire una luminosa rinascita. Penso che l'ansia, il malessere fisico e la depressione abbiano anche una funzione allertante, quindi positiva, servano da rifugio algido e fermo dove posizionarsi ad elaborare un disagio non chiaro, una rabbia non espressa, un lutto o un abbandono quando non si dispone delle forze fisiche per farlo normalmente è il campanello d'allarme che suona il pericolo, Gli antidepressivi aiutano a recuperare le risorse organiche necessarie per affrontarli anche psicologicamente. Altri elementi poi, una volta uscita dalla fase acuta, contribuiscono a tenere a freno la depressione, per me sono stati l'amore vigile e attivo dei miei figli, il sostegno affettivo del loro padre da cui vivo separata , dei parenti, delle compagne dell'associazione "Lucrezia Marinelli" e della Libreria delle Donne di Milano e tutte le persone che mi hanno aiutata nella malattia dimostrato comprensione e non ottusa demonizzazione, per ultima ma non meno importante è la creatività artistica che rinasce puntuale e rafforzata di nuove esperienze dopo ogni dura prova. Di depressione forse guarirò o non guarirò mai, ma ora ho accettato una pacifica convivenza con essa, poiché ho avuto modo di riconoscere anche il suo lato positivo. Non voglio difendere a spada tratta la farmacologia in contrapposizione alla cura psicanalitica come mezzo risolutivo o più efficace, solo affermo la libertà di poter scegliere a quale terapia affidarsi, questo può avvenire solo con la conoscenza di tutte le possibilità a disposizione per poter uscire da un tunnel che pare infinito. Per me dopo ogni buio, la luce è apparsa sempre più brillante e chiara.

Zina Borgini

SIGNORA DEPRESSIONE
Zina Borgini)
Piombo fuso
nel candido letto,
il corpo umido e freddo
gioca a guardia e ladro
coi fantasmi
Mostri oscuri
parti notturni
compagni che ghignano
mostrando i denti
Lei, ha deciso per me
di chiedere un permesso,
un'aspettativa
a tempo indeterminato
Lei, la signora malattia
la vuole sempre vinta,
sempre la meglio
sulla mia volontà.
Ha deciso.
E' ora di farla finita.
Per un po'
gelarmi sta vita
chiudermi gli occhi
e via… sparita!

LETTURE SEGNALATE
UNA MENTE INQUIETA di Kay Redfield Jamison ed. Longanesi (I problemi connessi all'accettazione della terapia farmacologica).
TOCCATO DAL FUOCO di Kay Redfield Jamison ed Tea (rapporto tra arte, genio e follia).
LIBERACI DAL MALE OSCURO di Serena Zoli (Intervista a Giovanni B. Cassano ordinario di psichiatria all'università di Pisa).
STORIE DI ORDINARIA RESUREZZIONE E NON di Serena Zoli ed. Rizzoli (Testimonianze di malati di depressione).
OLTRE LA PAURA di Rosélia Irti ed. Pratiche P Editrice (la lotta di una donna contro la depressione).
MAMMA IN BLU di Fiona Marshall ed. Salani (Malinconia del dopo parto).
ROMPERE IL SILENZIO di Dana Crowley Jack ed. La Tartaruga (Il complesso fenomeno della depressione femminile).
DATE PAROLE AL DOLORE di Stefania Rossini ed. Frassinelli (Intervista a Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta di fama mondiale).
E altri volumi che potrete trovare nella nostra libreria.

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