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LETTERA APERTA A FRANCESCA COMENCINI SUL SUO FILM MI PIACE LAVORARE

di Nilde Vinci e Oriella Savoldi

Cara Francesca,
ti scriviamo dopo aver visto il tuo ultimo film Mi piace lavorare.
Cominciamo dicendoti tutto quello che abbiamo apprezzato:

molto bella la parte che riguarda la relazione fra madre e figlia. Il nostro apprezzamento è cresciuto ascoltando la tua dichiarazione…che questo film ti ha permesso di passare più tempo con la tua bambina;

intensa la tenerezza espressa nel rapporto della protagonista con il padre;

l'attrice protagonista è ben aderente al personaggio;

puntuale è la scelta degli ambienti, ed indovinata quella degli attori non protagonisti di contorno;

convince la descrizione della disgregazione del luogo di lavoro, inoltre lo sguardo sul lavoro è ben calibrato soprattutto in questo momento storico.

Alcune cose del tuo film ci hanno invece lasciato un po' perplesse.

Nel film non viene mai messa in luce l'importanza di creare relazioni con le persone con cui si lavora e nemmeno con quelle esterne al lavoro.

Dalle esperienze ascoltate in un incontro al Circolo della Rosa di Milano, abbiamo capito che ci vuole molto più tempo, più denaro e più energia per uscirne. Chi ha vissuto queste esperienze ci ha indicato la necessità di relazioni politiche significative, gruppi di auto aiuto e anche psicoterapie. La via legale è forse quella che chiede più energia in momenti di grande debolezza.
L'affermazione che da sole non è possibile cavarsela, uscire da situazioni così pesanti come quella descritta, resta in ombra. Il film, in un certo senso, conferma nel dolore, fa dire che sì, è proprio così, ma non fa intravedere una possibile via d'uscita.
E quella pensata, la via legale, rende il finale non convincente, troppo facile.

Il film secondo noi risente molto dello sguardo sindacale che vede il mobbing come un fenomeno nuovo. Nuovo è certo il nome, ma le persecuzioni nei luoghi di lavoro sono antiche. Forse resta da chiedersi come mai oggi riescano a colpire così a fondo ed in modo così diffuso. Il tuo film ha il merito di aprire la discussione. Grazie anche per il bellissimo Carlo Giuliani, ragazzo.

con simpatia

Nilde Vinci e Oriella Savoldi

postaingioco@libreriadelledonne.it

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