Libreria delle donne di Milano
Africa Burkina

HAMLET NOIR
LO SPETTACOLO

Lo spettacolo si svolge attraverso la la vicenda di un giovane regista ( Kuilga ) e il suo gruppo di artisti africani ed europei che lavorano alla messa in scena del testo di Shakespeare . La storia di Kuilga ( che poco a poco si scopre malato di quella che in Africa è ancora considerata l'innominabile malattia e si ostina ad ignorare ogni azione possibile rifiutando di accettarla anche con l'amico più caro Paolo ) si intreccia con quella del famoso principe di Danimarca rimasto eternamente nella storia del teatro come simbolo dell'interrogazione e del dubbio.
Man mano che il gruppo avanza nella creazione dello spettacolo il dramma personale del regista, giovane geniale e trainante, sfiancato dal male che decima milioni di persone e colpisce così crudelmente l'Africa, attanagliato dal silenzio e la vergogna , si confonde con quello del protagonista del testo Shakespeariano.
I suoi dubbi, la sua mancanza di coraggio di affrontare il suo difficile destino si avvicinano e si confondono con quelli di Hamlet,
I monologhi diventano gli stessi, il suo rifugio nell'inazione e nella simulazione della follia diventa simile.
Attorno a lui i sospetti, i pregiudizi, i silenzi l'ignoranza e la disinformazione si accostano alle prove di amicizia profonda, di affetto, agli incoraggiamenti alla lotta…
I personaggi dello spettacolo e gli attori del gruppo fondono intimamente percorsi d'arte e di vita nell'eterno gioco del teatro nel teatro e mentre le prove dello spettacolo arrivano a compimento anche la storia degli artisti, divenuti amici, si avvicina ad un epilogo difficile e doloroso che diviene sorgente di nuove riflessioni e di cambiamenti fertili in un cammino di speranza.
Motore di questo progetto è stata l'urgenza.
L'urgenza di dare al tema della malattia, l'attenzione culturale e artistica che merita, come tutti i grandi temi dell'umanità in tutte le epoche, di farlo uscire dall'ambito ristretto della cosiddetta sensibilizzazione utilitaristica, per dargli lo spazio di una riflessione impegnata d'arte e cultura.
L'urgenza di dare spazio alla speranza, al coraggio della condivisione, allo scambio, l'urgenza di non essere complici di pregiudizi e ignoranze e dubbi, l'urgenza di non stare passivamente a subire il proprio destino, come nel suo dilemma fa Hamlet, ma piuttosto decidere di levar gli occhi e lottare per essere invece che non essere.

L'Hamlet che viene messo in scena nello spettacolo, è la storia di un regno e di un principe Africani e i costumi, le musiche, le coreografie intrecciano aspetti della tradizione con i segni dell'epoca moderna vissuta dai protagonisti.
Poesia, comicità, assurdità si accostano al dramma e ai conflitti.
teatro e vita, vita e teatro si confondono fino a fondersi.
Musica e canto commentano le fasi del dramma teatrale e di quello quotidiano, assolvendo la funzione di coro greco, di griot, di cantastorie.

SERENA SARTORI

Regista, attrice e pedagoga teatrale è regista e ideatrice del progetto Hamlet Noir.
Figlia d'arte, dopo un'intensa attività come attrice dal 70 all'80 diviene in quegli anni e fino al 95 regista e direttrice artistica dello storico Teatro del Sole di Milano col quale realizza, fino al 95 un'intensa serie di progetti artistici e spettacoli in Italia,in gran parte d' Europa, e in Indonesia e Africa.
Nell'81 fonda e dirige assieme a Felice Picco e Claudio Raimondo la Scuola triennale di formazione attorale Teatro del Sole di Milano ( in seguito Koron Tlè ) attiva fino al 2003 che ha formato decine di attori oggi inseriti nel panorama nazionale e internazionale di teatro e danza.
Dall'89 ad oggi, parallelamente, viene invitata a realizzare una continua attività di progetti e messe in scena in Germania, Austria e Svizzera.
Partecipa con i suoi spettacoli a numerosi avvenimenti , rassegne e festival Internazionali (dove viene segnalata e premiata per il suo particolarissimo stile di messa in scena).
Dal 96 al 98 è direttrice artistica del Teatro Stabile di Reutlingen in Germania. Dal 93 ad oggi realizza numerose messe in scena e progetti in Africa Occidentale.
Nel 94 è ideatrice e co fondatrice del Centro Ricerche teatrali Interculturali Koron Tlè di Milano e Morfasso e da allora con gli artisti e gli attori del centro sviluppa un'intensa attività di creazione, pedagogia, ricerca e progetti di scambio artistico con l'Africa e con artisti africani (in Burkina Faso, Mali, Senegal, Costa d'Avorio e Benin) . Dal 2000 in Italia promuove e realizza una serie di progetti Interculturali con Assessorati alle Pari Opportunità e diverse Istituzioni e Associazioni.