Libreria delle donne di Milano

ottobre 2011

"L'8 marzo dedicato alle donne di Barletta"
La Città Felice interviene sui temi del lavoro

L'associazione "La Città Felice" prende la parola sulla strage di Barletta dove Matilde Doronzo, Giovanna Sardoro, Antonella Zosa, Pina Ceci, Maria Cinquepalmi "hanno perso la vita sotto le macerie di una palazzina pericolante a causa dell'incuria, dell'ignoranza e dell'inefficienza di governanti, tecnici del Genio Civile e di un datore di lavoro cinico e sfruttatore che per la sua cupidigia non è stato in grado di tutelare le vite delle operaie della sua fabbrica clandestina e neanche la vita di sua figlia". Lavoratrici di cui la Città Felice vuole ricordare le immagini che le ritraggono in attimi pieni di vita e d'entusiasmo, i volti di "donne vitali e propositive, che si accontentano del lavoro che c'è", "donne col desiderio svilito e tradito di un lavoro vivibile. Una tragedia che ci riguarda tutte e tutti, che ci chiama in campo in prima persona con varie forme di lotta". Per questo le donne e gli uomini della Città Felice di Catania hanno preso intanto la decisione di dedicare a Matilde, Giovanna, Antonella, Pina e Maria le iniziativa che proporranno per il prossimo 8 marzo 2012 a Catania e in altre città, perché vogliono approfondire in chiave umana e politica la complessa questione del lavoro e dei suoi cambiamenti legati alla presenza delle donne, dalla contrattazione alla maternità, agli orari, alla precarietà, al part-time, alle relazioni tra lavoratrici, alle proposte alternative. Temi al centro dell'analisi delle donne e di convegni e libri di grande interesse quali: "Parole che le donne dicono nel mondo del lavoro oggi" e "Il doppio sì" del Gruppo Lavoro della Libreria delle donne di Milano, e i documenti come l'ultimo "Sottosopra" dal titolo "Immagina che il lavoro" che ridefinisce in chiave sessuata il tema dell'occupazione legato alla questione femminile del "Produrre e riprodurre".