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NOTA: La
lezione di Luisa Muraro del 13 maggio non sarà su Iris Murdoch
ma su "Che cosa è capitato col femminismo"
Manifesto - 3 maggio 2006
Instabilità
presa con filosofia
Dall'11 al 14 maggio il primo festival filosofico della Capitale
Roberto Ciccarelli
Dopo il festival
della letteratura di Massenzio, quelli sulla scienza e sulla fotografia,
e in attesa della kermesse cinematografica di ottobre, l'Auditorium ospiterà
dall'11 al 14 maggio le tavole rotonde, le lezioni magistrali e gli spettacoli
del primo festival di filosofia dedicato al tema dell'«instabilità»
(www.romafilosofia.it). Promosso dall'associazione culturale Multiversum,
presieduta da Giacomo Marramao, e dalla rivista «Micromega»
diretta da Paolo Flores d'Arcais, il festival della filosofia di Roma
lancia la sfida all'analoga manifestazione che da sei anni si svolge a
Modena, Carpi e Sassuolo in settembre. E si presenta come un nuovo tassello
di quello che il sindaco Veltroni ha definito il «sistema culturale»
di Roma: al centro c'è l'Auditorium progettato da Renzo Piano che
ha gettato le sue spore nel tessuto della città con la casa della
cultura, del jazz, del cinema e della memoria. Marketing culturale e pedagogia
al servizio di una strategia di promozione della città che prevede
per il prossimo anno un festival della matematica e le olimpiadi dell'architettura.
La manifestazione, promossa dal Comune di Roma, dal «Progetto Italia»
Telecom e dalla Fondazione Musica per Roma ha in programma 40 iniziative
alle quali parteciperanno anche 5000 studenti di 38 licei impegnati nel
progetto «Roma per vivere, Roma per pensare» dell'assessorato
delle politiche educative e scolastiche.
Dodici sono le tavole rotonde in calendario. L'11, alle 11,30 (Sala Petrassi),
Andrew Arato, Umberto Curi, Enrico Ghezzi, Sergio Givone, Bin Wang, Dongfeng
Wang analizzeranno «come è cambiato il linguaggio dei soggetti,
dai mass media al mondo dell'arte». Alle 18 (sala Sinopoli) Seyla
Benhabib, Umberto Galimberti, Sergio Givone e Franco Volpi parleranno
di Martin Heidegger a trent'anni dalla morte, mentre alle 21 Roberto Esposito
e Carlo Augusto Viano, tra gli altri, parleranno di Hannah Arendt, della
quale ricorre quest'anno il centesimo anniversario della nascita. Il giorno
seguente al Teatro Studio si succederanno, alle 10, Abdennour Bidar, Umberto
Galimberti, Eugenio Scalfari, Carlo Augusto Viano e Angelo Bolaffi in
un confronto su «Islam e libertà occidentali»; a1le
18, Alberto Abruzzese, Enrico Ghezzi, Manuel Cruz e Derrick de Kerckhove
sulla «Generazione instabile: precari, flessibili, polimorfi?»;
alle 21, toccherà invece a Edoardo Bruno, Umberto Curi e Bernard
Stiegler afrontare il tema del «Cinema come filosofia». Sempre
venerdì, alle 15, nella Sala Petrassi, Seyla Benhabib, Nancy Frazer,
Ida Dominjanni, Luisa Muraro, Lidia Ravera e Jean Cohen discuteranno dell'«Universalità
della differenza», Sabato 13, invece, andrà in scena la scienza
con un dibattito (ore 10, Sala Sinopoli) su «Potenza e instabilità
della scienza» al quale prenderanno parte, tra gli altri, Edoardo
Boncinelli e Piergiorgio Odifreddi. Nel pomeriggio Massimo Cacciari, Eugenio
Scalfari, Fernando Savater, Roberto Esposito ed Emanuele Severino interverranno
sul tema «La politica è ancora un valore?». Domenica
14, nella Sala Santa Cecilia, alle 10 si discuterà di ateismo,
ragione e fede con Enzo Bianchi, Simon Conway Morris, Paolo Flores d'Arcais.
Umberto Galimberti; alle 15 (Sala Petrassi,) Remo Bodei, Sandro Cappelletto,
Michelangelo Zurletti ed Elio Matassi animeranno un confronto sul «linguaggio
della musica e la struttura della dialettica». Sempre domenica,
alle 18 (sala Santa Cecilia) sarà il turno degli studi postcoloniali
con Homi Bhabha, Giacomo Marrammao e il cinese Wang.
Numerose le lezioni magistrali in programma venerdì: Franco Cordero
parlerà di «Leviathan contro Dike», Umberto Galimberti
dell'uomo nell'età della tecnica, Luisa Muraro proporrà
una «lettura su Iris Murdoch» e Abdennour Bidar affronterà
il tema dell'Islam in Europa. Sabato, Gianni Vattimo rifletterà
sulla «filosofia dopo il mito dell'unità» e Marc Augé
proporrà «Un'utopia dell'educazione».
Fitto è anche il calendario di «Instabile fluire»,
un progetto di Lucio Saviani che propone il dialogo tra la filosofia e
la scienza, l'arte, la religione e la musica. E da segnalare è
anche l'incontro con la videoarte di Studio Azzurro - venerdì alle
16,30 -, e con la poesia di Pasquale Panella sabato 13 alle 15,30. Ad
arricchire la kermesse filosofica romana anche il festival «Le labbra
nude»: concerti di musica jazz e d'avanguardia su radio3 alle 21,
curato da Pino Saulo, in diretta ogni giorno dalla sala Petrassi e le
performance di Romeo Castellucci, tra i fondatori del gruppo teatrale
«Societas Raffaello Sanzio».
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