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Metro, giovedì
21 aprile 2011
Vi
spiego perché essere donne è un privilegio
La filosofa Luisa Muraro citando Lady Gaga racconta "l'indicibile
fortuna" di nascere femmina
Paola Rizzi
Intervista.
Alla fine di un comizio un'operaia disoccupata, Irina Petrescu congeda
le astanti così: "Siamo donne, non è da tutti".
È lo spunto del titolo corroborante che la filosofa femminista
Luisa Muraro ha scelto per il suo ultimo libro Non è da tutti.
L'indicibile fortuna di nascere donna. E chi lo direbbe mai, oggi
che il dibattito pubblico è affollato da visioni mortificate e
mortificanti, da veline e donnine, che sia tutta questa fortuna? Muraro
ci invita a non fare le vittime e a riconoscere l'eccellenza femminile,
quel di più, che la cronaca nasconde, ma che c'è e, dice,
spaventa gli uomini. "Altro che secondo sesso, siamo il primo: basta
far studiare le donne per vedere che sono più brave dei maschi,
lo dicono le statistiche".
Lei si
ispira a Lady Gaga, quando dice: "Io sono sempre stata famosa, ma
prima gli altri non se ne accorgevano". La signorina Germanotta icona
pop femminista?
La sua mirabile risposta zen mostra quella capacità femminile di
sentire e di vivere su diversi piani di realtà e di slancio verso
il futuro, di vedere ciò che gli altri non vedono.
Gli uomini non ce l'hanno?
Meno, ma la mia attenzione è sulle donne, più restie a usare
violenza e sopraffazione per realizzare i loro sogni. C'è più
civiltà, una grandezza meno appariscente, come un abito di tutti
i giorni ma disegnato da Valentino.
Però qui parliamo di olgettine e Ruby: i loro sogni sembrano
un po' piccolini.
Nella società italiana c'è un arretramento, un tentativo
di asservire ad un rozzo immaginario maschile queste ragazze. Ma anche
Ruby ha una sua scaltrezza, grandi progetti, vuole alzarsi in volo, come
Lady Gaga, solo con meno strumenti.
Lei è contro le quote rosa.
Sono umilianti. La parità è già garantita dalla Costituzione,
basta quella. Il mio invito alle donne è di avere l'orgoglio di
sé e lo slancio di guardare ben oltre il traguardo della parità.
Non è da tutti.
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