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da
l'Unità, 13 maggio 2011
Maria
la ribelle che con un "sì" rovesciò le regole
Il
paradosso della Madonna è stato trasformarla in icona della passiva
docilità, mentre il suo percorso è quanto di più
distante dall'ordine patriarcale: è la tesi del nuovo libro di
Michela Murgia.
Da oggi in libreria "Ave Mary. E la Chiesa inventò la donna"
di Michela Murgia (pp. 170, euro 16,00, Einaudi).
Un libro non sulla Madonna, ma sulle donne. Riportiamo un brano.
di
Michela Murgia
Maria di
Nazareth è la persona che ha subito il torto piú grande
nel dipanarsi di questa colossale struttura di dominio.È stata
strumentalmente trasformata in icona della piú passiva docilità,
in muta testimonial del silenzio-assenso, e ha finito in modo paradossale
per essere proposta come esempio luminoso di donna funzionale ai piani
altrui, lei che i piani altrui li aveva sovvertiti tutti senza pensarci
su neancheunistante. Il sí di Maria all'annunciazione andrebbe
studiato in tutte le circostanze in cui si ragiona di donne, perché
è quanto di piú distante dall'ordine patriarcale si possa
sperare di vedere. Immaginiamola nel suo contesto questa ragazzina forse
sedicenne, ipotetica figlia di un padre che aveva ancora potestà
su di lei, e certamente legataa un promesso sposo che quella potestà
l'avrebbe invece avuta a breve. Immaginiamola ricevere la piú misteriosa
delle visite, e sentirsi dire che presto avrà un figlio. Non è
un ordine quello che riceve Maria dal messaggero misterioso,mauna richiesta
importante, una di quelle che in un sistemapatriarcale si avanzano al
padre, non certo alla figlia. Il Signore annunciò ad Abramo, e
non a Sara, che sarebbe rimasta incinta di Isacco. Fu Zaccaria e non Elisabetta
a ricevere l'annuncio della gravidanza in tarda età di quel figlio
che poi sarebbe diventato Giovanni il Battista. Invece questo misterioso
visitatore non rispetta le regole, evita tutti i passaggi rituali del
sistema tribale giudaico per rivolgersi direttamente a Maria, rendendola
soggetto protagonista della scelta che più la riguarda, come è
giusto oggi, ma come non era certo normale nel I secolo. L'angelo del
Signore è un anticonformista, ma la fanciulla d'Israele non ha
certo la stessa autonomia. Una fanciulla per bene davanti alla proposta
sconcertante di restare incinta senza conoscere uomo avrebbe dovuto nel
migliore dei casi rifiutare, nel peggiore chiedere tempo. Dire qualcosa
di molto assennato e prudente, tipo "ne parlo conmiopadre".
Oppure con qualcuno piú grande, più esperto, più
potente. Poteva parlarne con il suo promesso sposo, per esempio. Se la
fidanzata deve restare incinta per opera dello Spirito Santo, forse sarebbe
meglio che il futuro sposo ne sia prima informato. Maria si guarda bene
dal fare tutto questo. Se l'angelo è un anticonformista,lei lo
è di piú. Per questononaccetta subito,masi permette anche
gli spazi della trattativa; al messaggero del Signore osa chiedere persino
spiegazioni: Come è possibile?". Lui è paziente, olto
più paziente di quanto on sia stato con l'incredulo Zaccaria, le
annuncia le modalità con cui può vvenire il prodigio. Evidentemente
er lei sono sufficienti, perché alla fine ice il famososì:
"Sia fatto di me secondo a tua parola". Il sì di Maria
sarà suonato molto bene nell'alto dei cieli,ma a tutti gli effetti
nella terra degli uomini restava un suicidio. Essere rimasta incinta prima
di andare a stare nella stessa casa con il promesso sposo non era un fatto
che consentisse molte interpretazioni: o lui non l'ha rispettata fino
alle nozze, o lei si è concessa a qualcun altro. La gente forse
avrebbe pensato che fosse vera la prima ipotesi, e sarebbe stato già
molto grave, ma Giuseppe avrebbe pensato sicuramente alla seconda, e questo
poteva significare solo una cosa per Maria: pietre.
Persino una ragazza tanto sciocca da accettare l'offerta del messaggero
del Signore a questo punto sarebbe tornata in sé e sarebbe corsa
dal padre, dal fidanzato, dallo zio, dal sommo sacerdote o da una donna
più vecchia per raccontare che cosa era successo, cercando di farlo
capire e accettare prima che cominciasse a vedersi sul suo corpo. Eppure
Maria non fa nulla di tutto questo. Si tiene il suo segreto, la sua visita
misteriosa e il suo bambino che le cresce nel ventre, e non dice niente
a nessuno. Anzi, fa proprio quello che potrebbe aumentare agli occhi di
tutti la sua colpevolezza: si mette in viaggio e va a trovare sua cugina
Elisabetta, l'unica che si accorgerà che è incinta. Quando
tre mesi dopo Maria torna a casa, la pancia è abbastanza grande
perché anche Giuseppe la veda; solo il suo buon cuore farà
scartare al falegname di Nazareth l'ipotesi di farla ammazzare a colpi
di pietra per adulterio.
Sarà un sogno a distoglierlo dalle idee di ripudio e a convincerlo
che quello che sta avvenendo è volere di Dio: da quel momento lui
di Maria e del suo bambino misterioso diventerà il protettore più
scaltro e attento. Ma in tutto questo Maria ha fatto solo quello che ha
voluto, nei tempi e nei modiche ha deciso, a condizioni stabilite da lei,
costringendo di fatto a piegarsi alla sua libertà di dire sì
tutto il sistema che la circondava e pretendeva di dettarle legge.
Affonda anche qui l'originaria natura destabilizzante del cristianesimo
e Maria lo capisce molto bene. Il canto liberatorio del Magnificat che
l'evangelista le mette sulle labbra a casa della cugina Elisabetta rappresenta
a tutti gli effetti uninno al sovvertimento dello status quo. Il Dio che
ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili ha anche destabilizzato
una volta per sempre la gerarchia patriarcale tra l'uomo e la donna, facendo
di una ragazza la massima complice della salvezza del mondo. Quel Dio
ha fatto di lei, l'ultima delle ragazze di Israele, una il cui nome sarà
benedetto da tutte le generazioni a venire. Maria può permettersi
di cantare quelle parole perché con il suo sì ha fatto saltare
il tavolo, ha stabilito le condizioni del riscatto, ha voltato la carta
della storia di Israele e non c'è più nessuno che potrà
farle credere che qualcosa non è possibile a una donna. Con una
simile madre non c'è da stupirsi se Cristo per tutta la sua vita
pubblica ha usato alle donne un'attenzione altrettanto anticonformista
rispetto al contesto in cui è vissuto. Non c'è niente come
la Scrittura per rivelarci quanto sia falsa l'idea di Maria che vogliono
darci a bere come docile e mansueta, stampino perfetto di tutte le donnine
per bene.
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