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A una mia poesia di
Wislawa Szymborska
Nel
migliore dei casi, poesia, sarai letta attentamente, commentata e ricordata. Nel
peggiore sarai soltanto letta. Terza eventualità: verrai sì
scritta, ma subito buttata nel cestino. Potrai approfittare di una quarta
soluzione: scomparirai non scritta, borbottando qualcosa soddisfatta.
Nel sonno di Wislawa Szymborska
Ho sognato
che cercavo una cosa, nascosta chissà dove oppure persa sotto il
letto o le scale, allindirizzo vecchio. . Rovistavo in armadi,
scatole e cassetti, inutilmente pieni di cose senza senso. . Tiravo
fuori dalle mie valigie gli anni e i viaggi compiuti. . Scuotevo fuori
dalle tasche lettere secche e foglie scritte non a me. . Correvo trafelata
per ansie e stanze mie e non mie. . Mi impantanavo in gallerie di
neve e nelloblio. Mi ingarbugliavo in cespugli di spine e congetture. . Spazzavo
via laria e lerba dellinfanzia. . Cercavo di fare
in tempo prima del crepuscolo del secolo trascorso, dellora fatale
e del silenzio. . Alla fine ho smesso di sapere cosa stessi cercando
così a lungo. . Al risveglio ho guardato lorologio. Il
sogno era durato due minuti e mezzo. . Ecco a che trucchi è costretto
il tempo dacché si imbatte nelle teste addormentate.
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