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aprile 2011 Via Padova - istruzioni per l'uso PRESENTAZIONE A DUE VOCI: Anna Bernasconi e Giulia Ciniselli L'idea di raccontare via
Padova è venuta dopo il fatto di sangue del 2010, il ragazzo
egiziano ucciso alla fermata della 56. Anna ed io stavamo lavorando
ad un suo documentario nel mio studio in via Padova, quando la strada
ci ha "invaso": la tv, i giornali, il web poi il coprifuoco,
davano della via un'immagine distorta, urlata che non corrispondeva
a quello che vivevo quotidianamente (e da 25 anni!) : un quartiere in
trasformazione continua, molto vivo, sempre meno italiano e sempre più
internazionale, con inevitabili problemi di convivenza ma anche pieno
di realtà, scuole e associazioni, che questa difficoltà
la affrontavano quotidianamente sul campo, cercando e spesso trovando
soluzioni. Quando
giro, mi rendo conto di riprendere tantissimo, se devo raccontare un
personaggio che mi affascina- e per me sono sempre donne- mi perdo,
vivo i dettagli, li assaporo, non penso mai al montaggio, mi abbandono
totalmente a quei momenti in cui riesco a toccare la persona che ho
di fronte, così lontana perché estranea, ma anche cosi
vicina. Intanto
che Anna continuava a girare ho cominciato a scegliere e montare il
materiale. I dialoghi si diradavano sempre di più, a volte scomparivano e lasciavano parlare i gesti, l'emozione. Ho paura che se avessimo continuato più a lungo, il film sarebbe stato muto. Dopo questo film, quando esco, sono più disposta all'ascolto: mi sembra di capire di più le persone che incontro e sicuramente conoscere significa anche superare tante diffidenze. Ognuna
delle donne che compaiono nel film è per me speciale, non importa
se non le rivedrò più, perchè probabilmente se
le rincontrerò saranno diverse, vedrò di loro un'altra
facciata. Quello che rimane è quel momento, irripetibile, in
cui mi hanno lasciato guardare il loro intimo e lì trovare qualcosa
di me. Anna Bernasconi ha 27 anni, lavora come documentarista video e attualmente vive a Palermo, si sta laureando in Filosofia a Milano. Ha lavorato come fotografa e giornalista con varie riviste. Ha vissuto per tre anni in India, realizzando reportage fotografici e video. Giulia Ciniselli comincia a lavorare nel '79 come montatrice a cui affianca dall'85 lavori di regia. Il suo primo corto, La casa fuori misura, vince il Festival Cinema Giovani di Torino. Ha lavorato con varie case di produzione, in particolare con l'Orti Film Studio, per pubblicità, animazioni e servizi televisivi. Dal 2005 ha realizzato vari documentari come regista e continua l'attività di montatrice cinematografica. Da tre anni tiene corsi di montaggio narrativo alla Scuola del Cinema e dei nuovi Media di Milano. |