Laurea
ad honorem in Pedagogia alle Madri di Plaza De Mayo., Argentina. Mercoledì
17 ottobre 2007, ore 17, Aula magna di S. Lucia Le
madri di Plaza de Mayo sono il simbolo della resistenza della società argentina
contro il golpe militare che, il 24 marzo 1976, portò alla scomparsa di
trentamila persone. Da allora, il nome "desaparecidos" rimase a indicare
una categoria di persone mai dichiarate morte, e un crimine mai conosciuto prima,
legato a un perverso progetto: non lasciando corpi - e dunque l'evidenza della
colpa - non ci sarebbero stati colpevoli. Nella paralisi di una società
annichilita dal terrore, le madri dei ragazzi e delle ragazze scomparsi cominciarono
coraggiosamente a unirsi tra loro, sfidando il potere militare che vietava qualsiasi
forma di assembramento. Iniziarono a protestare, sfilando davanti alla piazza
del governo, la famosa Plaza de Mayo che avrebbe dato loro il nome, ciascuna con
un fazzoletto bianco in testa, sul quale era scritto ilo nome del figlio scomparso.
Marcia che ogni giovedì da allora continuano a fare. Le tre madri che
fondarono l'associazione - Mary, Azucena ed Esther - vennero sequestrate e uccise,
ma le altre riuscirono a far sapere all'estero quello che avveniva in Argentina.
Da semplici casalinghe, pazze di dolore per la scomparsa dei figli, poco per volta
si trasformarono in donne capaci di capire il mondo che le circondava. Fu così
che compresero che l'uccisione dei loro figli aveva come scopo ultimo quello di
sgombrare il campo da ogni ostacolo che si frapponesse alla realizzazione di un
efferato piano economico che nel corso degli anni, avrebbe portato l'Argentina
allo sfascio del 2001. In questo arco di storia trentennale, le Madri, determinate
a non lasciare al potere la capacità simbolica di rendere davvero morti
quei figli a cui loro, un giorno, avevano dato vita, si sono trasformate nella
voce, nella volontà, nel desiderio di cambiamento di una generazione scomparsa,
inventando forme nuove di resistenza, sviluppando un pensiero e una pratica politica
del tutto originali, che mette al centro l'assunzione di responsabilità
verso l'altro che ci sta accanto. Oggi le Madri sono convinte che i "nuovi
desaparecidos" siano i bambini che ogni giorno continuano a doversi prostituire
per le strade hanno aperto una scuola dove i niños de la calle possano
essere accuditi e ricominciare a fidarsi del mondo.. Tutte le loro energie, in
questo momento, sono rivolte alla realizzazione di questo progetto, e all'apertura
di una seconda scuola a Lanus, nella periferia di Buenos Aires. Esse hanno anche
aperto a Buonos Aires una università popolare. Le Madri di Plaza de
Mayo hanno ricevuto il Premio Unesco per la pace, il premio Nonnino e quello città
di Orvieto. Josè Saramago le ha candidate al premio Nobel per la pace,
ma la proposta per ora non ha avuto seguito.
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