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Marzo 2009
Eppure invisibili ancora esse vanno
di
MARIA SCHIAVO A Rossana Rossanda, al maggio francese, alle
donne In
processione vanno invisibili in qualche luogo come tutto cio' che e'
stato vero le buone intenzioni le rivoluzioni che hanno voluto cambiare
il mondo. Che
cosa ancora da' loro la forza nel mercato epocale di separare la purezza dal
terribile errore? Dove trovano spazio energia dolcezza carezza di mano
tiepida che non ghermisce per continuare il cammino la buona direzione
che avevano intravista? Che cosa le separa dalla svista fatale, chi ne guida
la sorpresa l'imprevedibile ascesa di un senso appena all'orizzonte e
gia' scomparso? Dove vanno a soffrire le macerie? Dove covano ancora il
fuoco di giustizia che le fece andare verso l'esplosione come una vita nuova? Eppure
invisibili in processione in qualche luogo come tutto cio' che e' stato
vero ancora esse vanno. E in questo procedere che non si ferma se non
alla vista dove sono i dolori le torture umilianti le spranghe nelle
stanze e dove le speranze se non fu credulita' di popolo disperato o
stolto? Spartaco alla deriva Rosa Luxemburg gia' cadavere nel fiume, dove
l'infinito stupro di donne dove delle vittime le urla bambine? Amore
ci si mostra in questa veste talvolta di un disperato bisogno di un teste in
cammino con noi un'amata un amato che condivisero la nostra sacra follia di
voler essere davvero almeno una volta sola sfondando come barricate invisibili
bastioni muraglie fermando il Tempo o avendo l'illusione di averlo fatto
almeno per un momento col proprio corpo col petto offerto alle sue spade. Una
foto che ci fulmino' nell'istante momento che noi poi dilatammo insieme gigante
nella memoria senso riconquistato e subito smarrito punto che duole e ride sofferenza
e gioia errore infinito e insieme verita' grande che ritorna che non
puo' diventare maceria della storia. E'
la Storia che deve farsi piccola cercarla sotto la terra come la vita il
suo bene la sua preziosissima spilla smarrita. Maria
Schiavo e' nata a Palermo il 5 dicembre 1940. Ha vissuto in Toscana e a Parigi.
Negli anni '70 si e' stabilita a Torino ed ha fatto parte di gruppi femministi,
che in questa citta' e soprattutto a Milano erano in relazione con il gruppo
francese Psychanalyse et Politique. Nel 1977 ha fondato con altre la Libreria
delle donne di Torino. Ha collaborato con saggi, racconti, poesie, articoli
a varie testate, fra cui le riviste "Sottosopra", "Linea d'ombra"
"Tuttestorie", il quotidiano "Liberazione", il sito della
Libera universita' delle donne di Milano. Opere di Maria Schiavo: Macellum,
storia violenta di donne e di mercato, La Tartaruga, Milano 1979; Margarethe
von Trotta, ovvero l'onore ritrovato, Aiace, Torino 1981; (con altre autrici),
Racconta, La Tartaruga, Milano 1989; Discorso eretico alla fatalita', Giunti,
Firenze 1990, Actes Sud, 1995; Amata dalla luce, ritratto di Marilyn, Quaderni
di via Dogana, Milano 1996, poi Tre Lune, Mantova 1999; Movimento a piu' voci.
Il femminismo degli anni Settanta attraverso il racconto di una protagonista,
Fondazione Badaracco - Franco Angeli, Milano 2002. Nel 1993 ha curato una raccolta
di lettere di Madame de Sevigne', Alla figlia lontana. Lettere 1671-1690, Editori
Riuniti, Roma 1993. |