Libreria delle donne di Milano

Seminario di Diotima 2011
La festa è qui

Inizia il seminario annuale di Diotima a partire da venerdì 7 ottobre 2011, ore 17,20–19,20, e proseguirà con questo calendario:

7 ottobre – Chiara Zamboni con un intervento di Luisa Muraro:
Cambiano le donne, cambia il mondo
14 ottobre – Stefania Ferrando: Idee che vengono, idee che vanno
21 ottobre – Antje Schrupp: La festa segreta: la politica delle donne al potere in Germania
28 ottobre – Gemma del Olmo Campillo e Tania Rodríguez Manglano:
Oltre l’indignazione. Donne implicate nel movimento del 15 maggio in Spagna
4 novembre – Elisabetta Cibelli:
Approfittare del presente: il partire da sé e il paradigma della politica
11 novembre – Antonietta Potente:
¿…cuándo? Ahora… le anarchiche coordinate del tempo politico-esistenziale
18 novembre – Diana Sartori: Salto sul posto
25 novembre – Federica Giardini e Valeria Mercandino: Una politica che viene da lontano

Gli incontri si terranno in aula T4 della Facoltà di Lettere e Filosofia, via San Francesco 22, Università di Verona.
Il seminario vale come crediti F per il corso di laurea di Filosofia e per Scienze della formazione.

La festa è qui

Titolo sorprendente in un momento di crisi economica e di confusione dei partiti e dei governi. Ma così si scrive sulla porta per convogliare persone, amiche o sconosciute, che cercano il posto per l’appuntamento. “La festa è qui” è l’invito a guardare il mondo che stiamo vivendo da un’altra angolatura più vicina alla politica delle donne e all’esperienza che facciamo in prima persona.
Siamo all’interno di molteplici movimenti di trasformazione simbolica e materiale del mondo, che si pongono a lato degli atti di governo degli stati. Di tali movimenti le donne sono protagoniste a loro modo, segnando la loro differenza dagli uomini con cui collaborano. E questo non solo in Italia, ma in tanti paesi a noi vicini del Mediterraneo e dell’Europa, come in paesi più lontani.
Alcune importanti mediazioni nate con il sorgere degli stati moderni e ideate dalla cultura maschile – rappresentanza, maggioranza e minoranza – stanno venendo meno, perdono cioè capacità simbolica e presa sugli individui. Questo da un lato lascia il campo a forze impreviste e non ben conosciute, e perciò inquietanti, dall’altro dà slancio a reti di relazioni tra singoli, che in parte già esistevano e in parte sono da inventare. Cooperative, associazioni, gruppi di pensiero si affiancano a reti di relazioni informatiche, mostrando quello che la politica delle donne ha capito da molto: che le relazioni che impegnano gli esseri umani per una trasformazione di sé in rapporto al mondo sono il sale della politica, perché sanno stare in un rapporto vivo con la realtà e con i tempi che le sono propri.
Lo stesso risultato dei due referendum, quello per mantenere l’acqua come bene di tutti e quello per incentivare forme di energia che non siano quello della scissione dell’atomo, è il frutto di un lavorio paziente di parole, atti, incontri di donne e uomini. Di molta pazienza. Di molto pensiero orientato.
Nel seminario di quest’anno ci saranno alcune giovani relatrici con uno sguardo sulla realtà a partire dalla loro generazione e in dialogo con donne di altre generazioni. E ci saranno relatrici che renderanno conto di questa realtà in movimento a partire da paesi diversi dall’Italia per un confronto trasversale.
Bibliografia
Ina Praetorius, Penelope a Davos. Idee femministe per un’economia globale, Quaderni di Via Dogana, Libreria delle donne di Milano, Milano 2011.
Antonietta Potente, Semplicemente vivere, ed. Fraternità di Romena, Pratovecchio (Ar) 2007.
Parag Khanna, Come si governa il mondo, Fazi, Roma 2011.
Cristina Faccincani, L’eclissi del desiderio, “Per amore del mondo” n. 10, estate 2011, www.diotimafilosofe.it.
Luisa Muraro, Non è da tutti. L’indicibile fortuna di nascere donna, Carocci, Roma 2011
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