Libreria delle donne di Milano

Due mail dalla Spagna, sul movimento M15

di Remei e Nives, traduzione a cura di Clara Jourdan

21 maggio 2011  

Querida Clara:
Mira las noticias de Barcelona y de otros lugares sobre las acampadas, dan mucha esperanza. Te mando este mail que he mandado a otras:
Ayer estuve en la Plaza Catalunya, y la verdad es que es politicamente impresionante... Como ya deciamos estamos en un cambio de civilización y creo que como decía Ana M. Piussi, que las jóvenes con los jóvenes han sabido traer luz nueva con la experiencia de la libertad femenina. En algunos carteles se hablaba de eso y decía más o menos que “sin la libertad y la revolución pacifica de las mujeres eso no hubiera sido posible”. Estoy impresionada, en pocos días han elaborado prácticas de convivencia creativa incluso en caso de desalojo : “ponerse a bailar y invitar a bailar a los policias” me recurerda el gesto de amor y pacífico que nos pasó Anna M. Piussi en una manifestación cerca de Napoles por pedir que retiraran un vertadero de productos tóxicos.... Podéis mirar su pàgina web http://acampadabcn.wordpress.com/
Es impresionante. Lo más valioso es que está como horizonte de mediación siempre la paz!!!
Enahorabuena para todas, eso toca algo de lo que durante años estamos custodiando.... Un abrazo, Remei

 

 

 

 

Cara Clara, guarda le notizie da Barcellona e da altri luoghi sulle “accampate”, danno molta speranza. Ti mando questa mail che ho mandato ad altre:
Ieri sono stata in Piazza Catalogna, è davvero impressionante politicamente... Come dicevamo, siamo a un cambio di civiltà e credo che le giovani con i giovani, come diceva Anna M. Piussi, hanno saputo portare una luce nuova con l’esperienza della libertà femminile. In alcuni cartelli si parlava di questo e si diceva più o meno che “senza la libertà e la rivoluzione pacifica delle donne tutto questo non sarebbe stato possibile” [però a Madrid alcuni manifestanti hanno fatto togliere lo striscione con scritto “la rivoluzione è femminista o non è”, che alcune avevano innalzato, n.d.t.]. Sono impressionata, in pochi giorni hanno elaborato pratiche di convivenza creativa persino in caso di sgombero: “mettersi a ballare e invitare i poliziotti a ballare” mi ricorda il gesto d’amore e di pace avvenuto - come ci ha riferito Anna M. Piussi - in una manifestazione vicino a Napoli contro una discarica di rifiuti tossici...
Potete guardare il loro sito internet http://acampadabcn.wordpress.com/
È impressionante. la cosa più preziosa è che come orizzonte di mediazione c’è sempre la pace!!!
Congratulazioni a tutte, questo tocca qualcosa che stiamo curando da anni... Un abbraccio
Remei

   
21 maggio 2011  

Querida Anna:
¿Estás siguiendo las noticias sobre las concentraciones en España? Es fantástico!! Lo vivo, a través de mi hija, con mucha ilusión. Encuentro que es algo nuevo, inesperado, pacífico y sensato de jóvenes que actúan con inteligencia y un sentido de la responsabilidad muy grande. Con una gran capacidad de organización y con un gran sentido lúdico. Y con la compañía y complicidad de gente mayor (madres, padres, abuelas, abuelos) pero que sabe que su papel es ése, acompañar, y que confía en la gente joven... Me gusta mucho cómo se apoyan en la palabra: las asambleas, el diálogo, la escucha... pero, al menos en los documentos que están saliendo escritos, me incomoda el lenguaje tan masculino que utilizan. ¿Será que no necesitan otro?
Abrazos,
Nieves

 

 

Cara Anna,
stai seguendo le notizie sui raduni in Spagna? È fantastico!! Lo vivo attraverso mia figlia, con grande gioia. Trovo che sia qualcosa di nuovo, inatteso, pacifico e sensato, di giovani che agiscono con intelligenza e un grandissimo senso di responsabilità. Con una grande capacità di organizzazione e un grande senso ludico. E con la compagnia e complicità di gente più anziana (madri, padri, nonne, nonni) che però sanno che il loro ruolo è questo, accompagnare, e che hanno fiducia nella gente giovane... Mi piace molto come si appoggiano sulla parola: le assemblee, il dialogo, l’ascolto... ma mi dà fastidio, almeno nei documenti scritti che stanno uscendo, il linguaggio che usano, tanto maschile. Sarà forse che non hanno bisogno di un altro linguaggio?
Abbracci

Nieves