Libreria delle donne di Milano

Il 14 gennaio 2010 è morta a Berlino Katharina Rutschky, amica, giornalista e scrittrice.
In Germania era molto conosciuta come giornalista critica e acuta.
Vivendo in un paese dove, soprattutto negli anni '80 e '90, è stato piuttosto forte il femminismo delle rivendicazioni e dei diritti, Katharina, libera pensatrice, nemica del vittimismo e convinta che la differenza sessuale sia una cosa da coltivare e non da cancellare, in Germania era presto diventata un'antifemminista.
Entrata in contatto con il pensiero e la pratica della differenza in Italia, e soprattutto frequentando la comunità filosofica Diotima (è intervenuta anche nei grandi Seminari), ha trovato un femminismo che le andava a genio: l'espressione libera e originale dell'essere donna, in aperta polemica con chi rivendica la parità e compensazioni per donne infelici. Sì, a lei piaceva la polemica: allegra, ironica e autoironica, ha fatto vedere come si può confliggere con gusto e sviluppare una vera propria "cultura del conflitto".
Ricordiamo i suoi articoli su Via Dogana tra il 1995 e il 1998, tra cui le sue "Lettere antifemministe da Berlino".
L'ultimo testo di Katharina Rutschky pubblicato in Italia, "La realtà cifrata", si trova nel volume: Diotima, Immaginazione e politica. La rischiosa vicinanza fra reale e irreale. Liguori 2009

Traudel Sattler